EMERGENZA RIFIUTI: la Camera approva la conversione in legge del decreto

26 giugno 2008 | 00:00
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EMERGENZA RIFIUTI: la Camera approva la conversione in legge del decreto

ROMA, 25 GENN. (Italia Estera) – L’Aula della Camera ha approvato la conversione del decreto legge sull’emergenza rifiuti in Campania. Il testo, approvato con 300 voti a favore, 23 contrari e 200 astenuti, ora passa al Senato.



PROTESTE AD AGNANO E A CHIAIANO

Rischia di aprirsi un nuovo fronte di protesta nella complessa vicenda: la municipalità di Fuorigrotta-Bagnoli, nel cui territorio ricade il quartiere di Agnano, non intende ospitare il termovalorizzatore della città di Napoli. Ieri il sindaco Iervolino ha ufficializzato la scelta; stamane il presidente della municipalità, Giuseppe Balzamo (Pd) ha confermato la linea dura contro la localizzazione dell’impianto ad Agnano. 

“Questa scelta – secondo Balzamo – distrugge un quartiere da decenni in attesa di rilancio. Erano state fatte promesse e anche avviate iniziative, come la privatizzazione delle terme per farle diventare cuore di un nuovo sviluppo turistico-congressuale, e ora si vanifica tutto”. 

Balzamo ha anche parlato di una lettera inviatagli di recente dal sindaco, in cui la Iervolino “smentiva categoricamente le voci sulla scelta di Agnano come sede del termovalorizzatore”. “Ora, invece, hanno cambiato tutto. Ma la cittadinanza di Agnano – secondo Balzamo – ha il diritto-dovere di far sentire la sua voce, di reagire a questa imposizione che la metterebbe in ginocchio”.

Torna a farsi sentire la protesta a Chiaiano. Alcuni rappresentanti dei comitati che si oppongono all’apertura della discarica hanno occupato la sede della ottava municipalità Scampia-Chiaiano. “La nostra contrarietà va oltre il dato tecnico – ha spiegato Malinconico – perché la presenza della discarica finirà per pesare negativamente su questo territorio, che ha un’altra vocazione e che immaginava un futuro diverso”.

BERTOLASO: SINTONIA CON L’UE. PD-VERDI-PRC: “DUBBI DA BRUXELLES”

“Il decreto legge sui rifiuti accoglie le modifiche richieste dalla Commissione”, ha spiegato il sottosegretario con delega ai rifiuti Guido Bertolaso dopo l’incontro tra il commissario Ue all’ambiente Stavros Dimas. 

Intanto Guido Sacconi (Pd), Roberto Musacchio (Rifondazione comunista) e Monica Frassoni (Verdi), riferendo della risposta alle loro interrogazioni fornita questa mattina in Commissione ambiente dall’esecutivo comunitario, fanno sapere pero’ che la Commissione europea ha confermato l’esistenza di problemi di “non conformità” del decreto emergenza rifiuti con la normativa comunitaria. 

Nel mirino c’é ancora l’articolo 18, quello che riguarda l’estensione delle deroghe in materia di valutazione di impatto e di discariche. I problemi sono già stati segnalati alle autorità italiane, che sono chiamate ad emendare il testo durante l’iter parlamentare. I tre eurodeputati hanno chiesto alla Commissione europea “l’invio per iscritto delle modifiche richieste alle autorità italiane, invio che dovrebbe avvenire nei prossimi dieci giorni”. 

Durante l’audizione, secondo quanto riferito dagli europarlamentari, il funzionario della Commissione europea ha inoltre sottolineato che non è possibile addurre motivi di emergenza per la salute dei cittadini – in una situazione peraltro molto grave – per andare oltre quelle norme che giustamente sono volte a proteggerla. Ed ha inoltre ribadito che non esistono ad oggi le condizioni per archiviare o sospendere la procedura di infrazione avviata contro l’Italia.

Tutti i punti del decreto approvato

Dalla superprocura al rimborso da parte della Campania di parte dei soldi spesi per l’emergenza, ecco, in pillole, le misure contenute nel decreto sui rifiuti approvato oggi alla Camera: 

SOTTOSEGRETARIO A GESTIRE EMERGENZA

Il decreto introduce un nuovo modello per la gestione dell’emergenza rifiuti campana: i commissari sono sostituiti da un sottosegretario di Stato, Guido Bertolaso, e il coordinamento della gestione dei rifiuti viene affidato, per il periodo dell’emergenza, al dipartimento della protezione civile. Il sottosegretario, che ha il compito di attivare i siti destinati a discariche, è, tra l’altro, tenuto a presentare al Parlamento, sessanta giorni prima della cessazione dello stato di emergenza, una relazione nella quale quantifica le spese per la soluzione della situazione campana le esigenze in atto, le risorse disponibili e i soggetti pubblici e privati ai quali verrà affidata la gestione ordinaria del ciclo dello smaltimento dei rifiuti in Campania. 

STOP ALL’EMERGENZA ENTRO IL 2010
Lo stato di emergenza cessa il 31 dicembre 2009. 

ESERCITO CON FUNZIONI DI PUBBLICA SICUREZZA
Per la protezione e la vigilanza di aree e impianti connessi alle gestione dei rifiuti (che diventano ‘aree di interesse strategico nazionale’) viene impiegato personale delle forze armate con funzioni di agenti di pubblica sicurezza (ma non di polizia giudiziaria, per cui chi viene fermato, per essere identificato va accompagnato alla centrale più vicina). Chi si introduce abusivamente negli impianti è punito con l’arresto da tre mesi a un anno o un’ammenda da 51 a 309 euro. Chi ostacola o impedisce l’azione di gestione dei rifiuti è punito con la reclusione fino a un anno (mentre per i ‘capi-rivolta’ c’é il carcere da 1 a 5 anni).
SUPERPROCURA
Fino alla fine dell’emergenza sono demandate al procuratore della Repubblica presso il tribunale di Napoli le funzioni di pm per i procedimenti penali, consumati o tentati in materia di gestione dei rifiuti. Le funzioni di Gip e di Gup sono esercitate da magistrati del tribunale di Napoli. 

TERMOVALORIZZATORI
Viene autorizzato il conferimento e il trattamento di una serie di rifiuti (tra cui le cosiddette ‘ecoballe’) nel termovalorizzatore di Acerra e autorizzata la realizzazione dei termovalorizzatori di Santa Maria La Fossa, Salerno e Napoli (Agnano). CIP6 – I finanziamenti e gli incentivi europei per le energie pulite, cosiddetti Cip6 vengono estesi ai quattro termovalorizzatori campani (per quanto riguarda la quota organica). 

DISCARICHE I
Il decreto individua dieci siti da destinare a discarica, tra i quali la cava di Chiaiano. 

DIFFERENZIATA
Ai comuni che non raggiungano l’obiettivo minimo di raccolta differenziata del 25% dei rifiuti urbani prodotti entro il dicembre 2009, al 35% entro il dicembre 2010 e al 50% entro il 2011 è imposta una maggiorazione sulla tariffa di smaltimento dei rifiuti indifferenziati pari al 15, 25 e 40% dell’importo stabilito per ogni tonnellata di rifiuti conferita agli impianti di smaltimento e trattamento. Lo Stato, inoltre, può rivalersi sui comuni inadempienti sulla differenziata (ma in questo caso di tutta Italia), previo decreto del ministero del Tesoro, con minori trasferimenti di somme corrispondenti alla Tarsu prevista. 

BONIFICHE
Il decreto stanzia 47 milioni di euro per gli anni 2008, 2009 e 2010 per la realizzazione di iniziative di compensazione ambientale e bonifica. 

ASSUNZIONI DIPARTIMENTO PROTEZIONE CIVILE
Il dipartimento della protezione civile è autorizzato a fare assunzioni di personale per far fronte all’emergenza. Con un emendamento dell’Idv (che però potrebbe essere corretto in sede di discussione al Senato) si pone un ‘paletto’ a queste assunzioni che devono avvenire per concorso e con scadenza al 31 dicembre 2009. 

COPERTURA E ‘PRESTITO’ A CAMPANIA
La Campania, (ma un domani qualsiasi regione per la quale venga dichiarato lo stato di emergenza in questa materia) restituirà (in forma di decurtazione dei trasferimenti) i soldi spesi per l’emergenza rifiuti. Le modalità di ‘riscossione’ saranno definite con un decreto del Tesoro. 

DEROGHE
Il sottosegretario e i capi missione, nel rispetto dei principi fondamentali in materia di tutela della salute, dell’ambiente e del patrimonio culturale, possono usufruire di una serie di deroghe che comprendono anche le norme sulla sicurezza sul lavoro. 

RELAZIONE DI GOVERNO
Entro il 31 dicembre 2008 e ogni sei mesi il governo è tenuto a fare una relazione al Parlamento sullo stato di attuazione del decreto. (Italia Estera) –
                                Michele De Lucia