NAPOLI – Gli scavi per la nuova linea della metropolitana di Napoli lesionando alcuni edifici del centro storico, mettendone a rischio la stabilità. E´ quanto afferma il condominio di via Melisurgo 54 a Napoli che ha presentato una denuncia alla procura della Repubblica di Napoli contro Metropolitana di Napoli spa.
La denuncia è stata presentata “per i gravi danni arrecati dallo scavo della prima galleria per il passaggio dei treni della costruenda metropolitana nella tratta tra Piazza Bovio e Piazza Municipio”. I condomini denunciano che “invece di procedere in linea retta ed in asse alla Via Depretis, importante ed ampia arteria del centro storico che conduce in Piazza Municipio, per motivi sicuramente non tecnici si è preferito allungare il percorso e passare sotto diversi edificidi Via Depretis e sotto due importanti Caserme della Guardia di Finanza di cui la Zanzur è sede del Comando Provinciale e del Comando interregionale per l´Italia meridionale, sotto gli edifici di Via Melisurgo e Piazza Francese per proseguire verso la stazione Municipio”.
“Lo scavo della prima galleria – prosegue la nota – ha provocato gravi lesioni a tutti questi edifici. In particolare quello di Piazza Francese 1,2,3, alto 11 piani, è già traslo-ruotatato di circa 50 millimetri inclinandosi verso detta Piazza e presenta pericolo di crollo unitamente ad altri limitrofi ed in aderenza, come quello che ha inoltrato la denunzia. I danni provocati si renderanno ancora più irreparabili nei prossimi giorni con lo scavo della seconda galleria che passerà, parallela alla prima, ancora sotto detti edifici pubblici e privati provocando gravissime conseguenze alla popolazione, all´ordine pubblico, nonché agli abitanti dei detti fabbricati”.
Il condominio chiede il sequestro del cantiere “previa anche verifica dei progetti di scavo della metropolitana di Napoli, ove eventualmente risultassero modificati gli scavi, le canalizzazioni ed ogni altra opera, e se essi risultino in conformità delle licenze a suo tempo concesse e delle normative e leggi vigenti”.
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