Il procuratore nazionale antimafia Grasso: gli affari dei clan coperti da settori istituzionali
Certi affari non si possono portare a termine senza il coinvolgimento, la collaborazione, talvolta interessata, di rappresentanti di Enti Pubblici, di societa’ private e di talune istituzioni”. E’ quanto sostiene il Procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, secondo il quale l’imprenditore Michele Orsi, ucciso a Casal di Principe, “aveva reso delle dichiarazioni difensive che avrebbero colpito interessi ancora attuali e che comunque non dovevano essere nemmeno conosciute per le probabili compromissioni di un
sistema che coinvolgeva anche settori istituzionali”.
In un’intervista all’Unita’, Grasso spiega che la strategia del clan e’ di “bloccare, fin dal suo inizio, qualsiasi idea di collaborazione con la giustizia. Segno evidente che la magistratura sta affondando i bisturi nei nervi scoperti e che generano reazioni di tale sanguinaria violenza rivolta anche verso vittime innocenti colpevoli soltanto di essere parenti di coloro che collaborano”.
Secondo il Procuratore nazionale antimafia per arrestare la violenza sanguinaria della criminalita’ organizzata “bisogna convincere alla collaborazione, a rompere, a spezzare questo muro di omerta’, di interessi in maniera decisa”. Nei prossimi giorni – conclude Grasso – e’ prevista una riunione alla Dia di Napoli “per fare il punto della situazione”.