Ancora pochi dubbi per la formazione dell’Italia ma nessun dubbio per il tifo dalla Costiera Amalfitana alla Penisola Sorrentina, tutti i locali si stanno organizzando e il pase si fermerà (a Positano il Conwinum si è organizzato con vari schermi in più angolazioni, al Beach Bar si sta sulla spiaggia ad Amalfi, a Praiano nell’ospitalità del Bar Le Fioriere, ma anche Sorrento, Ravello,e Vico Equense sono pronti per scatenare la festa nei locali e nelle case private, l’estate si ferma in Campania per l’Italia). A poche ore dal calcio di inizio di Italia-Olanda, i dubbi non riguardano solo la formazione titolare, ma anche la panchina. Confermata da parte dell’Uefa l’impossibilità di concedere una deroga alla presenza di Fabio Cannavaro a bordo campo, la Federcalcio sta valutando come aggirare l’ostacolo rappresentato dal regolamento che prevede un massimo di 23 persone per squadra.
L’idea è che per far posto al capitano infortunato qualcuno dello staff federale possa sacrificarsi, accomodandosi in tribuna. “Non c’è un’indicazione della Uefa che consente di aumentare la presenza in panchina dei giocatori che resta di 23 – ha spiegato stamane il presidente Abete – Faremo una riflessione in giornata, ma l’ipotesi è di sostituire uno dei componenti della panchina tra tecnici e dirigenti”.
Formazione. A quanto si è appreso, al momento di sedersi a tavola Donadoni non aveva ancora comunicato la formazione anti-Olanda. I dubbi, come più volte sottolineato, riguardano essenzialmente centrocampo e difesa. Sulle fasce Panucci sembra favorito su Grosso, con il conseguente dirottamento di Zambrotta a sinistra. Al centro ad affiancare Barzagli dovrebbe essere invece Materazzi, con Chiellini destinato alla panchina. A centrocampo la scelta che rimane ancora irrisolta è quella tra Gattuso e Ambrosini come terzo elemento sulla linea di Pirlo e De Rossi. Scontato invece in avanti il terzetto Camoranesi-Toni-Di Natale.
Lo stadio. Se qualcuno dei sdirigenti dovrà andare in tribuna per far posto a Cannavaro, il suo sacrifico sarà tutto sommato relativo, visto che lo Stade de Suisse di Berna è di una bellezza straordinaria e la visuale che si gode da tribuna stampa e postazioni vip non è poi così diversa da quella a bordo campo.
L’impianto, rifatto nel 2005, è un autentico gioiello dalla capienza di circa 30 mila spettatori. A differenza di quanto si poteva pensare, il colore dominante sugli spalti sarà l’arancione. I tifosi italiani non mancano di certo, vista anche la forte presenza dei nostri connazionali nella Confederazione elvetica (quasi 600 mila persone in tutto), ma sembrano meno organizzati e pittoreschi. A differenza di quelli arrivati dall’Olanda, che hanno letteralmente invaso il pittoresco centro storico della capitale svizzera con sciarpe, bandiere e i loro costumi colorati.
A trovare un difetto nel campo, è semmai il prato troppo nuovo. L’erba, come hanno sperimentato ieri i giocatori nell’ultimo allenamento, è piuttosto scivolosa e tende a perdere facilmente le zolle. Fortunatamente dopo diversi giorni di pioggia questa mattina su Berna splendeva il sole, oscurato solo di tanto in tanto da grandi nuvole bianche. In mattinata gli Azzurri hanno svolto un’ultimo lavoro di rifinitura e poi alle alle 12.30 hanno fatto un pranzo leggero a base prevalentemente di riso, pasta e prosciutto crudo.