Roma, 19 giugno 2008 – Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha annunciato all’aula di Montecitorio l’annullamento della votazione dell’emendamento Udc sul decreto rifiuti, che aveva visto la maggioranza battuta.
Richiamandosi a sette precedenti di passate legislature, Fini ha sottolineato che la decisione è stata assunta in seguito a un errore materiale: “L’annullamento della votazione numero 33 – ha spiegato Fini – è un dato di fatto incontestabile, nel senso in cui il testo su cui incideva l’emendamento era già stato soppresso da una precedente deliberazione dell’Assemblea e dunque il medesimo emendamento era stato posto erroneamente in votazione. Non si tratta quindi di un ripensamento circa l’emendamento, in ragione dell’esito della votazione, perché in questo caso si tratterebbe, in effetti, di un brutto precedente, ma unicamente della presa d’atto di un errore materiale, che credo non possa essere addebitato ad alcuno”.
GOVERNO BATTUTO
Il voto in aula, nel corso della mattinata, era giunto a sorpresa: sul tabellone, l’emendamento Udc passa con 274 si’ a fronte di 224 no. Uno scarto notevole. E’ la Lega che fa la differenza, per dare “un segnale politico” alla maggioranza. A scorrere il tabulato, infatti, spiccano nel gruppone dei si’ ben 38 deputati del Carroccio (11 hanno votato no), oltre a un lombardiano dell’Mpa.
Insomma, stavolta le assenze non c’entrano. Anzi, i banchi vuoti stavolta erano piu’ visibili tra l’opposizione. E del resto, ragionando in percentuale, se all’Udc mancava ben il 20% dei deputati, al Pd il 14% e all’Idv il 10%, sul fronte della maggioranza il Pdl vanta solo il 9% di assenze e la Lega il 5%.
Dunque, un “segnale politico”. Spiega Paolo Grimoldi: “Vogliamo che sia approvato il nostro emendamento che permette il recupero delle risorse da parte dello Stato a valersi sui comuni inadempienti nella raccolta dei rifiuti”. Una proposta sulla quale gli alleati hanno fatto marcia indietro: “Ci era stato detto che sarebbe stato dato parere favorevole e invece-rileva Guido Dussin non e’ stato cosi'”
L’emendamento riguarda in particolare gli stoccaggi e cancella la possibilita’ che la parte dei rifiuti urbani non compostata, il Cdr e quelli prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, vengano depositati in piazzole di deposito temporaneo in attesa dello smaltimento.