NAPOLI – Si va verso il via libera per Chiaiano: sarà una settimana decisiva, quella che comincia oggi, sul fronte dell’emergenza rifiuti in Campania. È imminente l’apertura della discarica di Savignano Irpino, in provincia di Avellino: l’ultimo collaudo è in programma per domani pomeriggio, poi il sito potrebbe entrare in funzione e affiancarsi alla discarica di Serre, l’unica attualmente operativa.
E già doman, come ha anticipato Repubblica oggi, i potrebbe sbloccarsi il nodo-Chiaiano: i carotaggi eseguiti nei giorni scorsi inducono i tecnici del commissariato ad escludere il rischio di infiltrazioni nella cava individuata per contenere circa 700mila tonnellate di spazzatura: gli accertamenti hanno infatti riscontrato la presenza di uno strato di pietra lavica che garantisce l’impermeabilità del terreno.
Domani è previsto un tavolo tecnico in prefettura alla presenza del sottosegretario Guido Bertolaso, del commissario straordinario Gianni De Gennaro e anche degli esperti nominati dalle comunità locali che si oppongono alla realizzazione della discarica. All’esito dell’incontro potrebbe arrivare l’annuncio ufficiale.
Frena invece il docente universitario Giovambattista De Medici, componente della commissione tecnica per conto dei comuni: “Abbiamo già consegnato una lista di nuovi accertamenti che dovrebbero essere effettuati nella cava. Sono necessarie indagini che diano una caratterizzazione più esaustiva della situazione”. Sulla scelta di Chiaiano si era espresso in maniera netta anche il premier Silvio Berlusconi, che dovrebbe tornare in città mercoledì proprio per seguire gli sviluppi della situazione. Secondo il premier, l’emergenza potrebbe terminare entro luglio.
Ma questi sono giorni determinanti anche per i risvolti giudiziari della crisi: oggi il plenum del Consiglio superiore della magistratura può approvare il parere sulla riforma che istituisce in Campania una procura regionale e un tribunale specializzato in materia di rifiuti. Le norme sono state aspramente criticate in un documento inviato a Palazzo dei Marescialli da 75 magistrati della Procura di Napoli.
In mattinata è prevista l’audizione davanti alla settima commissione del presidente del Tribunale del capoluogo campano, Carlo Alemi, la cui organizzazione dell’ufficio alla luce della riforma è stata contestata da 33 giudici della sezione gip. Domani è fissata invece l’udienza davanti al Tribunale del Riesame sull’istanza di revoca degli arresti domiciliari presentata dall’avvocato Efisio Figus Diaz, difensore della dirigente della Protezione civile Marta Di Gennaro, uno dei 25 indagati coinvolti nell’inchiesta su presunti illeciti nella gestione dell’emergenza.
A presiedere il collegio ci sarà il giudice Nicola Quatrano, che aveva partecipato come osservatore a una delle manifestazioni contro la discarica di Chiaiano: un elemento che potrebbe aggiungere ulteriori polemiche a quelle dei giorni scorsi.
Michele de Lucia