NAPOLI – Dipendenti fannulloni, ‘bravi’ a navigare in internet e passare ore con videogiochi, o lavoratori pubblici che hanno il vizietto di andare sui siti porno, per di piu’ a spese della collettivita’? Al Comune di Napoli tutto questo non sara’ piu’ possibile, stando alle assicurazioni del city manager Luigi Massa.
L’obiettivo di ottenere una razionalizzazione delle spese e quindi della riduzione dei costi legati a Internet e alle telefonate ha portato alla decisione di fissare un tempo per le connessioni in rete ai siti non istituzionali mentre non c’e’ nessun vincolo per i collegamenti alla Pubblica amministrazione. Il contingentamento dei tempi riguarda tutti, proprio tutti, a cominciare dal sindaco e dagli assessori, per continuare con lo stesso direttore generale, fino all’ultimo dipendente, almeno come collocazione nella pianta organica. Ma l’altra novita’ e’ l’introduzione di un programma, su tutti i circa 3.000 computer del Comune di Napoli, disseminati nei vari uffici dell’amministrazione, l’Url filtering che consente l’accesso solo ai siti funzionali al lavoro stesso dei dipendenti ma lo inibisce per chat, videogiochi e tanto piu’ per siti porno. Nessuno esclude, girando tra gli uffici di Palazzo San Giacomo, che qualche dipendente possa aver trascorso parte del suo tempo girovagando tra link a luci rosse, facendo connessioni costose pagate dalla Pubblica amministrazione. Non e’ stato certo questo il motivo, assicura Massa, del giro di vite deciso dall’Amministrazione comunale. Che poi possa essersi verificato qualcosa del genere ”potra’ essere accaduto ma magari in qualche ‘sottoscala’ visto che l’ingolfamento degli uffici – sottolinea con una battuta il city manager – non consente molta discrezione”.
Passando da un Palazzo a un altro, il consigliere regionale del Pdl, Fulvio Martusciello, che ha peraltro l’incarico di questore al Personale, evidenzia che le limitazioni all’accesso a Internet adottate dal Comune di Napoli sono gia’ in vigore da tempo nell’assemblea regionale campana. ”Le limitazioni della navigazione in rete, adottate dal Comune di Napoli per i suoi dipendenti e rappresentanti politici al fine di limitare l’abuso ed il cattivo uso della navigazione, sono una pratica in vigore presso tutte le postazioni internet del consiglio regionale – afferma Martusciello – una misura che da tempo garantisce sicurezza ed evita il boom di accessi ai siti hard verificatosi in altri contesti, quali il Comune”.
L’obiettivo di ottenere una razionalizzazione delle spese e quindi della riduzione dei costi legati a Internet e alle telefonate ha portato alla decisione di fissare un tempo per le connessioni in rete ai siti non istituzionali mentre non c’e’ nessun vincolo per i collegamenti alla Pubblica amministrazione. Il contingentamento dei tempi riguarda tutti, proprio tutti, a cominciare dal sindaco e dagli assessori, per continuare con lo stesso direttore generale, fino all’ultimo dipendente, almeno come collocazione nella pianta organica. Ma l’altra novita’ e’ l’introduzione di un programma, su tutti i circa 3.000 computer del Comune di Napoli, disseminati nei vari uffici dell’amministrazione, l’Url filtering che consente l’accesso solo ai siti funzionali al lavoro stesso dei dipendenti ma lo inibisce per chat, videogiochi e tanto piu’ per siti porno. Nessuno esclude, girando tra gli uffici di Palazzo San Giacomo, che qualche dipendente possa aver trascorso parte del suo tempo girovagando tra link a luci rosse, facendo connessioni costose pagate dalla Pubblica amministrazione. Non e’ stato certo questo il motivo, assicura Massa, del giro di vite deciso dall’Amministrazione comunale. Che poi possa essersi verificato qualcosa del genere ”potra’ essere accaduto ma magari in qualche ‘sottoscala’ visto che l’ingolfamento degli uffici – sottolinea con una battuta il city manager – non consente molta discrezione”.
Passando da un Palazzo a un altro, il consigliere regionale del Pdl, Fulvio Martusciello, che ha peraltro l’incarico di questore al Personale, evidenzia che le limitazioni all’accesso a Internet adottate dal Comune di Napoli sono gia’ in vigore da tempo nell’assemblea regionale campana. ”Le limitazioni della navigazione in rete, adottate dal Comune di Napoli per i suoi dipendenti e rappresentanti politici al fine di limitare l’abuso ed il cattivo uso della navigazione, sono una pratica in vigore presso tutte le postazioni internet del consiglio regionale – afferma Martusciello – una misura che da tempo garantisce sicurezza ed evita il boom di accessi ai siti hard verificatosi in altri contesti, quali il Comune”.
Michele de Lucia