NASCE LA COMUNITA MONTANA DEI MONTI LATTARI, BLITZ DI POSITANO, ATRANI E RAVELLO. UN ALTRO CARROZZONE?

25 giugno 2008 | 00:00
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NASCE LA COMUNITA MONTANA DEI MONTI LATTARI, BLITZ DI POSITANO, ATRANI E RAVELLO. UN ALTRO CARROZZONE?

La Comunità Montana della Costiera Amalfitana e della Penisola Sorrentina dovevano essere soppresse perchè per la maggior parte costituite da paesi marini, ma pare che non sia così. Come riporta E Costiera c’è grande agitazione alla Regione Campania in merito all’approvazione del ddl sulle comunità montane i cui emendamenti al disegno di legge scadono entro il 30 giugno, altrimenti andrà in vigore la norma nazionale: dal cilindro magico spuntano però di nuovo comuni di mare, come Furore, Positano, Atrani,e Ravello.

E così si rischia di avere una Comunità Montana dei Monti Lattari formata, oltre che da questi quattro comuni di mare, anche dai comuni di Agerola, Casola di Napoli, Corbara, Lettere, Pimonte, Sant’Egidio, Scala e Tramonti. Esattamente qualcosa che già assomiglia alla Comunità Montana “Penisola amalfitana”, e di cui da tempo non se ne sente la necessità di avere . Cambiare tutto per non cambiare nulla.

Si andrebbe quindi a riformare qualcosa che già c’è e che il Parco dei Monti Lattari potrebbe in toto prenderne le competenze.

Perché un altro carrozzone non avrebbe proprio senso, visto che in materia di tutela della montagna l’ente Parco è tutelato in questo compito. Quindi per chi rivendica “il diritto dello svilluppo della montagna” non c’è scusante.

Intanto per l’approvazione c’è stato un rinvio per giovedi 26 giugno: lo ha stabilito la commissione per il regolamento dopo un inizio di seduta con la presa di posizione del centrodestra che chiedeva il rispetto del regolamento secondo cui la trasmissione dei provvedimenti ai consiglieri va effettuata 24 ore prima della discussione. A sollevare la questione è stato il vicepresidente del Consiglio Regionale della Campania, Salvatore Ronghi, ed il presidente della Commissione Statuto, Salvatore Gagliano.

“Abbiamo bloccato un tentativo di consumare un blitz – ha affermato Ronghi – che mortifica le prerogative dei consiglieri regionali e non rende giustizia alla discussione del testo sulle comunità montane, al quale tutti i consiglieri devono poter dare il proprio contributo attraverso l’applicazione e il rispetto delle norme regolamentari. Presenteremo numerosi emendamenti – ha ribadito il vicepresidente di An – tendenti ad elevare la qualità del testo e a rispondere alle esigenze dei territori, che devono essere gli unici protagonisti della normativa”.

Presso la sede della Regione Campania, da giorni intanto c’è un via vai di politici che scongiurano di non “sopprimere” questa o quella comunità montana. Non si contano le lettere, i messaggi. Ma tanti sono quelli che chiedono invece di togliere tutto il superfluo.

Bisognerà attendere ora la seduta del consiglio regionale e conoscerne l’esito: non si cambierà nulla, perché vinceranno ancora una volta le logiche “spartitorie”?

Oppure vincerà il buon senso, iniziando ad eliminare gli enti inutili e dispendiosi per le casse pubbliche e che porterebbero ad un risparmio di ben 3 milioni di euro?