RIFIUTI, CHIESTO IL RINIVIO A GIUDIZIO PER CATENACCI

12 giugno 2008 | 00:00
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RIFIUTI, CHIESTO IL RINIVIO A GIUDIZIO PER CATENACCI
RIFIUTI, CHIESTO IL RINIVIO A GIUDIZIO PER CATENACCI
RIFIUTI, CHIESTO IL RINIVIO A GIUDIZIO PER CATENACCI

La magistratura interviene ancora nella gestione, anche recente, della vicenda rifiuti, che in Campania sta entrando in un vero e proprio corto-circuito mediatico (basti pensare allo scoop di Repubblica sulla Cava di Chiaiano, poi smentita e poi riconfermata, al punto che nessuno capisce più niente di niente con una overbooking di notizie fra giornali e siti, mentre Berlusconi militarizza i siti e i rifiuti continuano a stare sulle strade in provincia di Napoli). Intanto la Procura di Benevento  ha depositato la richiesta di rinvio a giudizio a carico dell´ex commissario per l´emergenza rifiuti in Campania Corrado Catenacci (che ricopri´ l´incarico nel 2006), molto noto in zona, residente a Positano, in Costiera Amalfitana ed ha guidato anche il Comune di Piano di Sorrento dopo uno scioglimento, e per altri sei indagati nell´inchiesta relativa alla gestione della discarica sannita ´Tre Ponti´ di Montesarchio. Secondo l´accusa, si legge oggi su alcuni organi di stampa, nel sito sarebbero stato scaricato materiale parzialmente combusto, o rifiuti speciali pericolosi. Gli indagati rispondono di disastro ambientale, getto pericoloso di cose e omissioni di atti di ufficio. Gli altri indagati sono gli ex dipendenti del commissariato Michele Greco, Claudio De Biasio, Ciro Turiello, Rocco Votta, l´ex amministratore delegato della Fibe Armando Cattaneo e Angelo Sordelli, in qualita´ di responsabile della discarica. L´udienza preliminare avra´ inizio il prossimo 27 ottobre.
he Corrado Catenacci, ex commissario al’emergenza rifiuti, tra le sette persone che risultano indagate dalla procura di Benevento per lo sversamento nella discarica di Montesarchio di rifiuti «non conformi a quanto prescritto dalla legge, dai regolamenti e ordinanze». Ai sette indagati i carabinieri del nucleo di polizia giudiziaria di Benevento hanno notificato oggi, martedì 22, un avviso di conclusione delle indagini preliminari. Gli indagati, oltre a Catenacci, sono Claudio Di Biaso, quale funzionario coordinatore del commissario di Governo, Armando Cattaneo, legale rappresentante di Fibe Campania spa, Michele Greco, funzionario coordinatore del commissario di Governo, Angelo Sordelli, responsabile per la Fibe dell’impianto Tre Ponti di Montesarchio, Rocco Votta, dipendente del Commissariato di Governo, addetto ai controlli presso la discarica di Montesarchio e Ciro Turiello quale funzionario coordinatore del commissario di Governo e attuale direttore generale dell’Asìa, la municipalizzata che si occupa della raccolta a Napoli.Ecco alcune ipotesi di reato contestate dal pm Antonio Clemente: disastro ambientale, inquinamento atmosferico e del suolo, sversamento reiterato di rifiuti pericolosi. Secondo la Procura di Benevento gli indagati, «cagionavano un disastro ambientale determinando un inquinamento atmosferico con la presenza di cloruro di vinile di monomero, sostanza cancerogena cui erano esposti anche i lavoratori nella discarica, inquinamento del suolo e del sottosuolo con lo sversamento reiterato di rifiuti pericolosi (tra cui rifiuti contenenti oli minerali superiori ai parametri) e non pericolosi, determinando, altresì, la creazione di ingenti quantità di percolato che fuoriuscivano dai settori impermeabilizzati per infiltrarsi nei terreni e nelle acque circostanti».
«OMISSIONI» – Sempre secondo la Procura, Corrado Catenacci, commissario straordinario in Campania dal 2004 al 2006, Michele Greco, Claudio De Biaso, Ciro Turiello e Rocco Votta «quali pubblici ufficiali del Commissariato di Governo, indebitamente rifiutavano ed omettevano atti del loro ufficio che per ragioni di igiene e sanità dovevano essere compiuti senza ritardo». Catenacci con il capo della protezione civile Guido Bertolaso