Pronti, via. Ma quella della grande maratona dei saldi estivi, che partirà da Napoli mercoledì 2 luglio per poi estendersi a tutte le città italiane, rischia di essere una falsa partenza. «Le vendite estive – spiega Renato Borghi, vicepresidente di Confcommercio e presidente di Federmoditalia – non stanno andando bene sia per una generalizzata crisi dei consumi trasversale a tutti i settori e che sta investendo in maniera pesante il comparto abbigliamento, accessori e calzature, sia per fattori legati alle condizioni climatiche poco favorevoli. I mancati introiti dei nostri operatori potranno quindi essere recuperati solo in parte con i saldi estivi che rappresentano, comunque, un’importante occasione per le famiglie di poter acquistare molti articoli di vestiario con sconti che in media si aggireranno intorno al 30%». Insomma, tra il crollo dei consumi delle famiglie impoverite dai rincari e i lunghi giorni di maltempo che hanno segnato giugno, gli affari di chi vende abbigliamento non sono andati bene.
Ora i negozianti sperano di rifarsi, almeno in parte, per chiudere la stagione con un bilancio non troppo in rosso. «Ogni famiglia spenderà in media poco più di 280 euro per l’acquisto di articoli scontati – prevede uno studio della Confcommercio -. Il valore complessivo dei saldi estivi si aggirerà sui 4 miliardi, con un’incidenza dell’11,2% sul fatturato annuo del settore». Ma le stime dell’associazione guidata da Carlo Sangalli rischiano di essere deluse: secondo il Codacons, infatti, ci sarà un vero e proprio crollo degli acquisti con un 15-20% in meno delle medie su cui si basano le previsioni. «A causa del caro petrolio la spesa per famiglia non supererà i 200 euro – spiega l’organizzazione dei consumatori – e solo il 50% dei potenziali acquirenti potrà permettersi di usufruire degli sconti estivi».
Vedremo. Intanto l’approccio di chi tutela i consumatori non è molto concliante verso i commercianti: «Quella che comincerà il 2 luglio a Napoli con l’apertura dei saldi è una fiera dell’ipocrisia e del non-mercato». A dirlo è l’Aduc, secondo cui «tutti i negozianti fanno sconti durante ogni periodo dell’anno, non solo in quelli per legge dedicati ai saldi, e le amministrazioni locali sono tolleranti o intolleranti, a seconda di come meglio torna in quel determinato momento». In altre parole, raccomanda l’Aduc: «Attenzione ai finti saldi», cioè a quei prodotti «che hanno un prezzo scontato e un prezzo pieno entrambi falsi, con il prezzo ribassato molto simile a quello pieno nel normale periodo di vendita». Ma questo è solo uno dei consigli per affrontare in modo vincente gli sconti estivi. La merce in vendita come «saldo», sottolinea il Codacons, deve essere realmente quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino senza tempo. «E poi – prosegue l’organizzazione dei consumatori – state alla larga dai negozi che poco prima dei saldi avevano gli scaffali semivuoti e poi si sono magicamente riempiti». In ogni caso l’indirizzo per far sanzionare eventuali fregature è quello dell’Ufficio Comunale per il commercio o dei Vigili Urbani.
Dopo la partenza di Napoli, mercoledì 2 luglio, toccherà a Genova, venerdì 4, e a ruota Milano, Roma, Torino e Bologna sabato 5 luglio. Il resto delle principali città ha in programma i saldi per la settimana successiva. Ma per il primo weekend di shoppng scontato ancora un avvertimento tassativo del Codacons: «Conservate sempre lo scontrino, perchè non è vero che i capi in svendita non si possono cambiare. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se si tratta di merce in saldo».
Michele De Lucia