E’ accaduto quello che un po’ tutti s’aspettavano: Venezia che trionfa nella 53esima regata storica. Nessuno, però avrebbe mai scommesso su una disfatta dell’equipaggio amalfitano giunto mestamente al traguardo in ultima posizione. E così, grazie alle indiscusse potenzialità dei suoi otto vogatori la Serenissima si è aggiudicata il palio remiero tra le quattro repubbliche marinare, organizzato all’ombra del campanile di Amalfi per celebrare l’ottavo centenario della traslazione delle spoglie di Sant’Andrea Apostolo da Costantinopoli. Venezia, ha preceduto nell’ordine Pisa, Genova e Amalfi, con queste ultime staccate di diverse imbarcazioni. Dunque, le previsioni della vigilia non sono state smentite dai fatti che, con il successo dei lagunari e la pizza d’onore conquistata dai pisani, hanno confermato tutti i timori della vigilia. Per Amalfi resta il rammarico di una preparazione tardiva, durata appena due mesi, e della cattiva sorte per il sorteggio delle corsie. Amalfi, anche stavolta, non è stata aiutata dalla fortuna, capitando nel peggiore dei corridoi, così come accadde nel 2005. L’acqua uno, ovvero la corsia a ridosso della roccia, ha in parte danneggiato il ritmo degli amalfitani che avevano al loro fianco il galeone bianco di Genova. In corsia tre e quattro, invece, Venezia e Pisa. E proprio i lagunari hanno imposto il loro ritmo alla gara sin dalle battute iniziali. Amalfi era lì, fino ai mille metri. Poi un calo vertiginoso ha finito per favorire il passaggio ai millecinquecento metri di Genova e Pisa. La gara si è definitivamente risolta nel finale quando, l’equipaggio della Serenissima, ha allungato con facilità distaccando i pisani e avviandosi verso il traguardo. A seguire Genova, che pure aveva creduto di giocarsi chance di vittoria in questo palio remiero. Delusione e amarezza hanno accompagnato il rientro nel porto degli otto vogatori amalfitani, mentre Venezia ha alzato i remi in aria appena varcata la linea di arrivo. Un successo importante quello dei lagunari che conquistano così la trentesima vittoria in cinquantatre edizioni del palio remiero. Si è conclusa così, la kermesse rievocativa che ha animato la Costiera Amalfitana in quest’ultima settimana. E il clima di delusione si respirava non solo per le strade, tra la gente accorsa in massa per applaudire il galeone azzurro. Anche in tribuna d’onore si sono vissuti attimi di sconforto. Già, perché Amalfi e la Campania tutta, speravano davvero di suggellare con un successo questo evento. “Ringrazio di cuore Amalfi e questi ragazzi perché mi hanno fatto rivivere grandi emozioni” ha detto dal palco un rattristato Peppiniello Di Capua che si è battuto fino allo spasimo per spingere i suoi vogatori a conquistare un piazzamento diverso. Il trofeo è andato, così, a Venezia, che con il sui campioni allunga il passo nel palmares proprio su Amalfi che insegue con 9 successi. A premiare Smerghetto & company è stato il sindaco di Venezia Massimo Cacciari, unico a non indossare la fusciacca tricolore in tribuna, mentre la coppa del Presidente della Repubblica è stata consegnata dal vice presidente della Regione, Antonio Valiante. “E’ stata una manifestazione bellissima – ha detto Valiante – Con una straordinaria partecipazione pubblico. Peccato che un evento del genere passa per la Campania solo ogni quattro anni”. Dalla rievocazione storica delle quattro regine dei mari, è partito ieri anche un importante messaggio attraverso la dichiarazione di Amalfi Repubblica della Pace avvenuta al termine della celebrazione eucaristica officiata da mons. Soricelli ed a cui hanno partecipato i sindaci della costiera e delle repubbliche marinare. “E’ stato un evento attraverso il quale sono stati riaffermati quei valori di fratellanza e di pace che animano il Palio delle Repubbliche Marinare – ha detto il sindaco Antonio De Luca – Un incontro con le città consorelle che quest’anno ha avuto un significato profondo per quel ruolo che possono avere per la ricerca di questi valori”. (Mario Amodio, Il Mattino)
C’era anche Claudio Ranieri ad Amalfi per assitere alla Regata. L’allenatore della Juve, a bordo di uno yacht ormeggiato nel porto e da cui ha assistito alla gara tra i quattro galeoni, è in vacanza in Costiera. «Sono qui per la Regata – ha detto – Per chi tifo? Non saprei, ma mi auguro che Amalfi faccia risultato». Ranieri, in serata è stato ospite presso il Lido Azzurro, prima di ritornare a bordo dell’imbarcazione.
Àmalfi. Hanno a lungo festeggiato col loro primo tifoso per i trenta successi nelle regate storiche. L’equipaggio di Venezia e il sindaco Massimo Cacciari si sono concessi una lunga passerella sul palco allestito in piazza Flavio Gioia, dove è avvenuta la cerimonia di premiazione alla quale hanno preso parte anche il vice presidente della regione, Antonio Valiante e il prefetto. Ed è stato proprio Claudio Memoli, a invitare la folla ad applaudire i vogatori amalfitani, giunti mestamente quarti al traguardo. «Vorrei tributare un saluto all’equipaggio di casa» ha detto il prefetto, mentre il sindaco di Pisa Marco Filippeschi ha sottolineato la straordinaria accoglienza fornita alle delegazioni dal comitato cittadino della regata storica. Nutrito il parterre degli ospiti, dove, oltre ai sindaci della costiera Amalfitana, erano presenti il presidente della commissione giustizia della Camera, Edmondo Cirielli, il senatore Alfonso Andria, ministro all’agricoltura del governo ombra del Pd e il consigliere regionale Salvatore Gagliano, mentre era prevista la presenza anche di tre sottosegretari: Viespoli, Pizza e Scotti, questi ultimi due presenti invece ad Atrani per la premiazione degli equipaggi delle università di Genova, Pisa, Salerno e Venezia al termine di una singolare regata. Per il primo cittadino di Venezia, dopo il successo con l’equipaggio della Serenissima, è stato un autentico bagno di folla. Decine di persone hanno avvicinato Cacciari in più occasioni chiedendogli di posare per una foto ricordo. Affabile e cordiale, il filosofo sindaco della città lagunare non si è poi sottratto a microfoni e taccuini, ribadendo la straordinareità dell’evento tra le repubbliche marinare. «E’ un appuntamento d’eccezione e sono venuto volentieri anche per salutare gli amici di Amalfi e di Salerno – ha detto Cacciari – E’ stata una gran bella gara grazie ai giovani che si sono impegnati per la vittoria. E’ una soddisfazione partecipare a manifestazione come questa, con un’organizzazione perfetta, nella quale ciò che è importante non è solo il risultato sportivo». Suggestiva è stata poi la sfilata, durante il corteo storico, delle moto d’epoca della Polizia municipale di Salerno, che hanno preceduto i figuranti delle quattro città. ma.am.
Rassegna stampa di articoli e foto tratti da Il Mattino quotidiano della Campania e Sud