KABUL – L’attentato di questa mattina davanti all’ambasciata indiana di Kabul ha provocato la morte di almeno 28 persone. Lo rendono noto fonti del ministero della sanità afghano. I feriti sono 141.
Secondo un testimone contattato sul posto, sembra che un kamikaze si sia fatto detonare una bomba che aveva indosso prima dell’ingresso dell’ambasciata, che si trova vicino al Ministero degli Interni. Almeno quattro vetture sono state distrutte dalla potente esplosione e si sono visti brandelli di corpi umani per la strada, secondo una testimonianza, ma non è stato possibile sapere, nell’immediato, se si trattava di resti del kamikaze o delle altre vittime.
“Il bilancio attualmente è di 28 morti e 141 feriti”, ha detto il portavoce del ministero aggiungendo che le cifre sono state compilate tenendo conto delle informazioni provenienti da vari ospedali. L’attentato è avvenuto in pieno centro di Kabul, davanti all’ambasciata indiana. E’ qui che un kamikaze ha fatto esplodere un’autobomba. Tra le vittime vi sono anche due guardie indiane, che sorvegliavano l’ambasciata. L’edificio dell’ambasciata è stato seriamente danneggiato. L’India è considerata una fedele alleata del governo afghano. Né l’ambasciatore indiano né alcun altro diplomatico di alto rango è stato colpito. Kabul, che dopo la cacciata dei taleban era stata per alcuni anni abbastanza tranquilla, è stata teatro negli ultimi tempi di una serie di attentati suicidi, che vengono attribuiti ai fondamentalisti islamici.
Michele De lucia