Canyon-paradiso, la crociata dell´ultimo figlio dei fiori Il Vallone Porto di Positano su Repubblica

19 luglio 2008 | 00:00
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Canyon-paradiso, la crociata dell´ultimo figlio dei fiori Il Vallone Porto di Positano su Repubblica

Canyon-paradiso, la crociata dell´ultimo “figlio dei fiori”



Sarà una lotta fino alla fine tra il progresso che vende l´anima e il seno della propria madre, e la natura selvaggia

ELDA ORETO

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Vallone di Porto, luogo incantato a mezz´ora a piedi da Positano. Un paradiso minacciato dal cemento. Dal sentiero del “Cammino del Principe” ci si inerpica fino a un piccolo edificio tra monolocale e padiglione moresco. Qui, con volpi, cani e tartarughe centenarie, vive Gianni Menichetti, l´ultimo figlio dei fiori: un artista toscano con abitudini bohémienne. Con i colori e il tratto dell´illustratore di libri di favole, Menichetti tiene un diario del canyon incontaminato dove andò ad abitare nel 1971 insieme con la ballerina australiana, Vali Myers, icona freak amata da Zeffirelli, che ha ispirato vari film (“Vali”, 1965 di Shelton Rochlin, “Vali Death in Port Jackson Hotel” del 1971, con la regia di Ed van der Elsken e “Vali: the Tightrope Dancer”, 1989, dell´australiana Ruth Cullen).
Il legame tra Vali e il pittore fu l´incontro di due outsider che, anticipando molte mode, scandalizzarono la comunità. Lui non era ancora maggiorenne, quando iniziò la love story con la donna già adulta e separata dal marito. Nell´eden di Vallone di Porto si misero al riparo dagli sguardi indiscreti e dalla maldicenza e cominciarono a dipingere. Quasi volessero tradurre in bellezza il mondo che avevano rifiutato: calligrammi, decorazioni da “grimoires” – i manuali di magia bianca usati nel Medioevo – e soprattutto un mondo disegnato, popolato da animali, gli amici di sempre, ritratti sulla preziosa carta Amatruda fabbricata a mano nella Valle dei Mulini di Amalfi intingendo il pennino negli inchiostri Winsor e Newton, anche questi rari, e la foglia d´oro e d´argento. Tutto con i modi di una pittura di derivazione simbolista, influenzata dall´animismo indu. Una rassegna delle sue miniature è esposta al “Mediterraneo”, ristorante-galleria in via Pasitea 236 fino al 7 agosto (info 089 8122 828).
Menichetti vive ancora lì, collegato alla vita reale da un telefonino – unica concessione al progresso («Non lo so usare, mi piacciono solo gli sms», dice) -. Ma il fascino del luogo – che attrae anche numerosi visitatori per questi segreti sentieri – rischia di perdersi. Il Comune di Positano intende infatti cominciare lavori di sistemazione per arginare il costone che crolla e contro “l´approssimazione del progetto, che mina il microclima unico” si sono schierati Wwf, Legambiente e Italia Nostra. Difendono un animaletto in via di estinzione che vive qui, la Salamandrina Terdigitata, e si battono, con Menichetti, anche per una felce, la Pteris Vittata. La pianta è sopravvissuta all´era glaciale grazie all´integrità del microclima positanese.
Dice l´artista sciamano: «Sarà una lotta fino alla fine tra il progresso che vende l´anima e il seno della propria madre, e la natura selvaggia. La mia vita è legata inscindibilmente a questo posto. Sono pronto a incatenarmi a queste rupi. Quello che mi ha spinto verso una scelta di vita così radicale è stato l´incontro con Vali Myers, un personaggio davvero unico». Qualche abitante di Positano ancora la ricorda nei primi anni Sessanta: la ballerina scendeva con una capretta in paese. Aveva adottato una volpe di nome Foxy la cui vita ha avuto una durata da record: 15 anni. Gianni e Vali le avevano costruito un piccolo trono dal quale lei li osservava mentre dipingevano a lume di una lampada a gas. E Menichetti vive tutt´oggi senza luce elettrica.

Continua la battaglia per il Vallone Porto in Costiera Amalfitana e mentre si arriva alle mille firme per le varie petizioni, fra le cartacee e le onlinee, gli ambientalisti hanno organizzato una serata-evento musicale al Conwinum a Positano per giovedì 24 luglio alla quale tutti sono invitati ingresso libero

FIRMA QUI LA PETIZIONE DI POSITANONEWS