COSTIERA AMALFITANA, IL FUTURO E´ IL TURISMO CULTURALE. E A SETTEMBRE E´ RIPRESA

15 luglio 2008 | 00:00
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COSTIERA AMALFITANA, IL FUTURO E´ IL TURISMO CULTURALE. E A SETTEMBRE E´ RIPRESA

Sarà un settembre da pienone per la Costiera amalfitana, il turista oculato evita agosto e i numeri sembrano rosei in autunno per la Divina. «Quest’estate abbiamo subito una flessione, ma a settembre avremo gli alberghi pieni, credo che molto sia legato alla trasformazione del nostro turismo – dice Lorenzo Cinque, presidente dell’associazione albergatori della Provincia di Salerno – dai grossi flussi turistici non siamo visti più come una stazione balneare ma come località di turismo culturale, dunque non abbiamo più i grandi pienoni di luglio ed agosto, mentre settembre ed ottobre si prospettano mesi di grande interesse turistico. Il calo degli americani dovuto al caro dollaro ha avuto come contraltare un aumento del turismo austriaco e russo. A inizio luglio c’è stata una flessione, ma per settembre arrivano le prenotazioni». Tre sono le località turistiche della Divina che sembrano non risentire in maniera traumatica della crisi del turismo: Positano, Amalfi e Ravello. Ravello in particolare ha puntato sulla cultura. Quest’anno, con un programma lungo quattro mesi, Ravello – 2.500 abitanti, 400 metri sul livello del mare, il più eccentrico dei paesi della costiera – tocca un record, il Festival più lungo d’Europa e l’omaggio più raffinato a un certo modo di essere snob. Arrivano da tutto il mondo, ma sono soprattutto inglesi, sapendo di ritrovare qui la loro lingua, persino la loro religione, con una popolazione locale per metà protestante, e il loro ritmo di vita: il tè alle cinque servito in porcellane preziose, tavole apparecchiate con cura, il gusto per la botanica e i giardini Old England. Come sia potuta durare nel tempo l’oasi di Ravello è un mistero: forse, il segreto sta nel titolo, «La Diversità », che il sociologo-presidente del Festival Domenico De Masi ha voluto dare all’edizione di quest’anno, centoventi giorni di musica, arte, teatro, danza, con gli artisti più famosi del mondo venuti apposta qui per esibirsi. È il senso di esclusività che De Masi custodisce come un gioiello. Quando era assessore al turismo, sei albergatori degli hotel più lussuosi vennero a chiedergli di raddoppiare le camere: «Raddoppiate i prezzi, piuttosto e migliorate i servizi», rispose. Vacilla invece il mito di Positano, che pure viene ripreso continuamente dalle tv nazionali ed internazionali, sorprese dalla pulizia (qui la crisi dei rifiuti non è arrivata, titolava il Tg5 qualche giorno fa). Mentre rimane prima in diverse classifiche mondiali, da Trip Advisor subisce lo smacco di finire alle spalle di Amalfi. «La verità è che si sono fatte scelte sbagliate ultimamente, siamo arrivati ad avere quattromila posti letto, mentre Amalfi, più grande di noi – dice ancora Cinque – ne ha solo 1.700, è un dato che purtroppo ci pregiudica. Bisogna fermare questa tendenza per rimanere una località esclusiva». Dunque la Costiera amalfitana si prepara a rinascere a settembre, nel segno del glamour e del gossip da copertine patinate: Angelina Jolie e Brad Pitt che avviano a Ravello la loro storia d’amore, i reali d’Olanda sulle orme dei Savoia, Whoody Harrelson, che qui ha fatto nascere la figlia chiamandola Ravello, e ancora mezza Hollywood nella Città della Musica a fare yoga in alberghi riservati o a Positano a far visita a Denzel Washington, che ha dedicato l’Oscar all’amico Salvatore Russo di Positano in diretta mondiale. Strade tortuose, scalini interminabili, difficoltà a muoversi, disagi che hanno fatto sì che ancora oggi questi posti siano una bellezza unica come una Repubblica indipendente, in ricordo di quella Marinara d’Amalfi che inventò la bussola e il codice marittimo. «La strada da percorrere per il futuro del turismo è quella culturale – chiude Cinque -, abbiamo bellezze e mare straordinari, ma con il turismo culturale abbia delle potenzialità uniche e inimitabili ». Un valore aggiunto su cui si è deciso di puntare per un’accoglienza sempre più qualificata. Michele Cinque