COSTIERA AMALFITANA, VIETRI SUL MARE COMMERCIO IN GINOCCHIO

29 luglio 2008 | 00:00
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COSTIERA AMALFITANA, VIETRI SUL MARE COMMERCIO IN GINOCCHIO

Vietri sul Mare la porta della Costiera Amalfitana da Salerno è in ginocchio. «Il commercio a Vietri sta morendo e noi con lui», è la vibrante protesta di molti commercianti del centro costiero, costretti a tirare la cinghia a causa di un netto calo degli acquisti. Il primo paese della “Divina” Costiera boccheggia e rischia il tracollo per una flessione verticale degli acquisti e per un turismo per lo più assente. «Ormai le persone che comprano a Vietri si contano sulle dita – sottolineano alcuni commercianti – Non è raro vedere il Corso principale completamente vuoto e in estate la situazione non migliora granché». Colpa di una politica commerciale «assente» e dell’assoluta mancanza di programmazione.
• «Con questo andazzo saremo costretti a chiudere», è la lamentela più ricorrente tra i commercianti vietresi. E se può essere considerato fisiologico il calo di presenze nelle salumerie, nei negozi di abbigliamento e, in generale, nel settore del commercio al minuto, ben diverso è il discorso per le ceramiche. Vietri vive per le ceramiche, siano esse colossi o a conduzione familiare, rappresentano il simbolo del paese costiero. Un simbolo ben presente in termini numerici, ma che rischia una inversione di tendenza, considerato che sono per lo più i turisti ad acquistare e che niente viene fatto per attrarli a Vietri. Colpa dei commercianti che non si organizzano o dell’assoluta mancanza di indirizzo politico? Quattro anni di amministrazione Giannella sono ormai trascorsi, ma le iniziative sono state poche e di scarsa incisivitá su una situazione turistica e commerciale che sfiorisce a vista d’occhio. Su tutto incide anche la mancanza di stabilitá dell’amministrazione, più impegnata a risolvere beghe di politica spicciola, piuttosto che elaborare una strategia commerciale che possa risollevare l’economia del paese. Il turismo mordi e fuggi, la mancanza di un parcheggio vero e non di una piazza utilizzata come tale, la scarsa fruibilitá della stazione ferroviaria lasciata nel degrado, la pressoché inesistente organizzazione, sono tutte tessere di un puzzle commerciale inesistente. I commercianti di Vietri alzano la voce e lamentano quanto il paese sia «completamente abbandonato a sé stesso», sporcizia ovunque, manifestazioni affidate all’iniziativa privata, perché da tempo ormai non vi è alcuna direttrice politica.
• Emblematica la situazione che giá da due giorni si verifica puntualmente la sera. I lampioni lungo Corso Umberto I si spengono e nonostante il trascorrere delle ore, non vengono riaccesi.
• Eppure Corso Umberto è il cuore pulsante di Vietri, dove si trovano la maggior parte delle attivitá ceramiche, le quali sono costrette a chiudere perché il buio totale non favorisce né gli acquisti, nè il passeggio della gente.
Mariella Sportiello