GOLETTA VERDE ASSALTO AL MOSTRO DI ALIMURI ORA AD AMALFI
E’ arrivata in questo momento ad Amalfi Goletta Verde la nave di Legambiente che solca i mari per denunciare le illegalità delle coste, una delle più belle iniziative della storia delle associazioni ambientaliste in Italia, un evento mediatico indubitabile ed un ruolo prezioso di denuncia come per le spiagge di Maiori in Costiera Amalfitana e gli abusi a Positano, Praiano, Amalfi, Sorrento, Massalubrense e Vico Equense per parlare della nostra aerea in Campania, ma la lotta storia è quella contro il mostro di Alimuri. ”Si alla demolizione dell’Albergo di Alimuri che deturpa la conca di Vico Equense, no alla costruzione di un gemello legale del mostro”. E’ l’appello lanciato stamattina da Goletta Verde di Legambiente, durante il blitz allo scheletro di cemento della penisola Sorrentina. Attivisti e volontari del Cigno Verde armati di bandiere, maglie gialle e striscioni hanno messo sotto assedio l’ecomostro per ribadire che Legambiente non e’ disposta a barattare la demolizione dell’Albergo di Alimuri con un’equivalente colata di cemento, nel medesimo territorio del comune di Vico Equense. ”L’Albergo di Alimuri e’ uno schiaffo all’immagine e al paesaggio naturalistico della penisola sorrentina – oltre che un pericolo per i ragazzi che si arrampicano sul suo scheletro o che si tuffano dalla spiaggia antistante – spiega Legambiente – e dalla meta’ degli anni `60 tiene in ostaggio una delle conche piu’ belle del golfo di Napoli”. Alcuni accordi consegnano agli attuali proprietari la concessione per costruire un nuovo albergo delle stesse dimensioni del ”mostro” e l’opportunita’ di realizzare uno stabilimento balneare nella Conca di Alimuri. a vergogna che Legambiente ha denunciato da subito, proclamando un secco e motivato no a questo scambio al ribasso, vantaggioso solo per chi edifica. ”Noi saremmo stati i primi a gioire dell’abbattimento dell’ecomostro di Vico Equense – ha commentato Michele Buonomo, responsabile di Legambiente – tanto piu’ che sono decenni che deturpa il litorale della penisola sorrentina e si trova su un costone a rischio. Ma non possiamo condividere l’accordo che premia i proprietari dello scheletro di Alimuri, con la licenza di realizzazione di una struttura alberghiera nuova nella stessa zona”. ”Come Legambiente – continua – nel caso in cui si dovesse considerare la perequazione, chiediamo di riqualificare una delle tante costruzioni gia’ esistenti e ad evitare altre concessioni sulla nostra costa”. Ora i giovani ambientalisti si trovano ad Amalfi dove tutti potranno incontrarli questa sera e magari firmeranno anche la petizione per il Vallone Porto..
Michele Cinque