GOLETTA VERDE GRAZIA IL MARE DI SALERNO, PULITA LA COSTIERA AMALFITANA
Un anno terribile per la Campania ma il mare è pulito, Goletta Verde di Legambiente certifica la sanità del mare della Costiera Amalfitana e Cilento, ma nono solo ben l’82 per cento dei dati sono positivi una boccata d’ossigeno per il turismo così i temuti ragazzi del Cigno Verde hanno confermato quel che l’Arpac, e l’Asl, aveva diffuso, il mare è sano. Tutti noi, compresa la redazione di Positanonews, che è la testata online della principale area turistica del Sud Italia (Amalfitana e Sorrentina) credevamo peggio visti gli allarmisimi della stampa nelle ultime settimane.
A Salerno e provincia bene 16 campionamenti su 21. Gravissima, invece, la situazione delle foci dei fiumi. Nel resto della Campania le acque del mare sono in uno stato discreto, mentre resta allarmante l’inquinamento registrato alle foci dei fiumi.
Questi i risultati emersi dal monitoraggio delleacque di balneazione della provincia di Salerno e della Campania realizzato da Goletta Verde, la campagna di analisi e informazione sullo stato di salute del Mare Nostrum firmata Legambiente e realizzata con il contributo di Vodafone Italia, Italgest Mare e la collaborazione del Ministero dell’Ambiente e tutela del Territorio e del Mare.
Come di consueto i biologi del laboratorio mobile del Cigno Verde hanno passato al setaccio le acque di balneazione, mettendo a fuoco coliformi e streptococchi fecali, batteri-spia della pressione antropica sul mare, come previsto dalla legge italiana (Dpr 470/82). I tecnici di Legambiente hanno, inoltre, analizzato gli Escherichia Coli, microrganismi che vivono esclusivamente nell’intestino umano e che sono il nuovo termine di riferimento della direttiva europea recepita in Italia con il Dlgs 30 maggio 2008 n 116, poiché sono sintomo inequivocabile di inquinamento antropico. I prelievi di Goletta Verde sono campionamenti puntuali e non continuativi: si tratta di un’istantanea sulla condizione del mare relativa al momento del prelievo. L’intervento di Legambiente non si configura come una competizione nei confronti delle Arpa e delle autorità preposte al campionamento e alle analisi, ma piuttosto come stimolo alle amministrazioni per la tutela della salute del mare.
A presentare i risultati delle analisi, resi pubblici questa mattina in conferenza stampa a Salerno, sono stati: Rina Guadagnini, portavoce Goletta Verde; Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania; Vincenzo De Luca, Capo del Compartimento Marittimo e comandante del Porto di Salerno nonché “Amico del Mare 2008”; Giuseppe Tamburino, maratoneta e ideatore di EcomarEtona, iniziativa sportiva a bordo di Goletta Verde; Angelo Paladino, Assessore alle Politiche Ambientali della Provincia di Salerno e Angelo Vassallo, Sindaco di Pollica – Acciaroli e Pioppi.
21 i campionamenti effettuati in provincia di Salerno nelle zone balneabili, di cui 16 sono risultati puliti e 5 – Cetara, Santa Maria, Castellabate, Montecorice e Pisciotta – con uno o più parametri fuori dai limiti di legge. Qui come nel resto della Campania, la minaccia più grande per la salute dell’ecosistema marino è rappresentata dalle foci dei fiumi, che sono risultate gravemente inquinate. Infatti le foci di tutti e sei i corsi d’acqua presi in considerazione, Irno, Picentino, Tusciano, Sele, Alento e Arena hanno presentato parametri microbiologici vertiginosamente più alti dei limiti massimi previsti dalla legge.
Per quanto riguarda le province di Napoli e Caserta i monitoraggi sulle acque di balneazione hanno fornito valori deiparametri microbiologici inferiori alla soglia prevista dalla legge. Solo 3 le eccezioni che hanno evidenziato situazioni di leggero inquinamento. Anche qui sono a dir poco allarmanti, invece, le analisi emerse da tutte le foci dei fiumi prese in esame, che risultano gravemente inquinate.Sette su sette – quelle di Garigliano (Ce), Agnena (Ce), Volturno (Ce), Regi Lagni (Ce), Savone (Ce), Canale Quarto (Na) e Sarno (Na) – hanno, infatti, fatto schizzare alle stelle i valori di tutti i parametri microbiologici analizzati. Pur essendo per definizione non balenabili, le foci sono l’indicatore della qualità della depurazione e rappresentano spesso il principale fattore di inquinamento dei nostri mari.E purtroppo, in assenza di una corretta gestione del territorio, i fiumi campani si stanno trasformando in vere e proprie discariche a cielo aperto, nelle cui vicinanze si trovano rifiuti di ogni tipo.
“Con l’82% di punti balenabili campionati risultati esenti da inquinamento Goletta Verde ci restituisce un’istantanea discreta del nostro mare. – Ha commentato Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania – Più che sulle acque di balneazione, tuttavia, occorre riflettere sullo stato in cui versano i nostri fiumi, usciti tutti immancabilmente gravemente inquinati. Da Caserta a Salerno, infatti, ogni foce presa in considerazione ha fatto registrare un’altissima presenza di batteri evidenziando un problema che perdura da anni e che si riflette in negativo sulla salute di mare e coste: quello della cattiva depurazione. Non a caso l’inaccettabile situazione delle foci, sintomo palese di insufficiente depurazione nonché principale fattore di inquinamento batterico del nostro mare, ha fatto guadagnare all’amministrazione della regione Campania la Bandiera Nera: il vessillo dei pirati del mare assegnata dal dossier Mare Monstrum di Legambiente a quanti offendono con delitti ambientali coste e mari italiani”.
“Lo stato di salute delle acque di balneazione presenta in provincia di Salerno delle criticità – ha dichiarato Rina Guadagnini, portavoce di Goletta Verde – e risulta leggermente peggiorata rispetto allo scorso anno. Evidentemente non si sono fatti grandi passi avanti per risolvere i già noti problemi di depurazione, o quantomeno non si vedono ancora i risultati delle iniziative prese. Ciò che ci preoccupa è che, pur essendo le foci dei fiumi dichiarate non balenabili da ARPA Campania, in nessun luogo i nostri biologi hanno trovato dei cartelli di divieto di balneazione. Anzi hanno visto bambini sguazzare beatamente dentro le foci. Chiediamo con decisione che vi sia una forte comunicazione riguardo la balneabilità da parte delle amministrazioni comunali. Necessari sia i cartelli sulle spiagge, che la diffusione tramite tutti i mezzi di comunicazione, che l’invito ai gestori di stabilimenti balneari di esporre l’ordinanza all’ingresso della spiaggia”.
Resta gravissima, inoltre, la situazione di illegalità diffusa in riva al mare. Come denunciato dal rapporto Mare Monstrum 2008, infatti, la Campania è la regione italiana in cui sono più diffusi i reati ambientali perpetrati contro mare e coste, precisamente cinque illeciti ogni chilometro di costa. Un primato fatto di cemento abusivo, scarichi illegali e pesca di frodo.
Passando dalle criticità alle eccellenze, la tappa campana di Goletta Verde non ha portato solo cattive notizie, ma anche note positive. Come l’assegnazione per il decimo anno consecutivo delle Cinque Vele – massimo riconoscimento dato dalla Guida Blu di Legambiente e Touring Club Italiano – al comune di Pollica-Acciaroli e Pioppi. Una municipalità che ha scommesso e investito in depurazione, sviluppo eco-compatibile, qualità e turismo sostenibile.
La tappa campana di Goletta Verde, infine è stata l’occasione per incontrare Giuseppe Tamburino, atleta e ideatore dell’EcomarEtona. La corsa a tappe organizzata da Ecoevents che segue via terra il tour ambientalista di Goletta Verde lungo la costa tirrenica e che è arrivata al suo giro di boa avendo già attraversato 3 regioni e 71 comuni. Tamburino, che ha corso tutte e 39 le tappe sinora svolte e correrà le restanti 37, ha incontrato Legambiente per fare una prima riflessione su quest’iniziativa, che unisce lo sport e la tutela dell’ambente.