Marcello Lippi torna alla guida della Nazionale Italiana. Il presidente della Figc Giancarlo Abete lo ha nominato nuovo Commissario tecnico degli Azzurri in sostituzione di Roberto Donadoni. Lo ha comunicato la stessa Figc con una nota sul sito ufficiale. Lippi sara’ presentato martedi’ prossimo, 1 luglio, in una conferenza stampa a Roma.
– A questo punto pare più che altro una formalità. Giancarlo Abete e Roberto Donadoni si sono presi dieci giorni di tempo per definire la situazione, ma il destino del ct azzurro sembra segnato. La Federazione sborserà i circa 500 mila euro previsti dalla clausola inserita in caso di esonero nel contratto appena rinnovato per un altro biennio e saluterà il tecnico bergamasco.
Un costo non indifferente, speso esclusivamente per far sedere quattro volte in panchina con maggiore serenità un tecnico nel quale non ci si è mai identificati fino in fondo. Il rinnovo a circa 1,8 milioni di euro l’anno fino al 2010 era stato siglato infatti appena due giorni dopo l’arrivo nel ritiro austriaco di Baden. Ma la Figc avrà fatto i suoi conti, stabilendo che far tornare Marcello Lippi in vista del Mondiale in Sudafrica valeva l’investimento.
Donadoni è sempre stato vissuto infatti a via Allegri come l’uomo messo a guida della Nazionale in piena bufera Calciopoli dal commissario straordinario della Federcalcio Guido Rossi dopo le dimissioni di Lippi a pochi giorni dalla finale vinta a Berlino.
L’intesa per il ritorno del tecnico campione del mondo è già pronta da tempo e se ne conoscono anche diversi dettagli. A partire dallo staff azzurro, dove sono previste diverse novità. Gli attuali collaboratori di Donadoni, fatta eccezione per il preparatore dei portieri Ivano Bordon, lasceranno tutti il posto al team che contribui alla cavalcata vittoriosa di due anni fa: al vice Narciso Pezzotti, al medico Enrico Castellacci e al “team manager” Ciro Ferrara. Lippi avrebbe inoltre ottenuto di poter contare anche sulla collaborazione di Angelo Peruzzi. Il tecnico punta molto infatti sulla capacità dell’ex laziale nel fare da riferimento per i giocatori, come già accaduto in Germania in veste di terzo portiere alle spalle di Buffon e Amelia.
L’arrivo dell’allenatore viareggino avrà probabilmente conseguenze anche sulla rosa della squadra. Il primo a salutare la Nazionale sarà naturalmente Panucci. Non solo per la disistima nei suoi confronti da parte del tecnico, ma anche per via dell’età. Un problema che esiste anche con il resto della difesa, dove Cannavaro e Materazzi hanno circa 35 anni, destinati a diventare 37 nel 2010. L’accontonamento non sarà immediato forse, e qualche partita di qualificazione lo sfortunato capitano la disputerà, ma il problema a lunga scadenza si pone. Così come si pone per Luca Toni, che per il combinato di età e tipo di fisico difficilmente sarà ancora ad altissimi livelli tra due anni. Del Piero è considerato, per lo stesso motivo, in uscita.
Se in difesa Chiellini e Gamberini iniziano a lasciare intravedere qualche possibilità di ricambio e non si può escludere un ritorno in azzurro di Nesta, in attacco Borriello non sembra però certo dare grandi garanzie. E’ proprio davanti che Lippi dovrà inventarsi qualcosa, visto il lungo digiuno di gol sofferto all’Europeo e il panorama piuttosto povero di punte del nostro campionato. Potrebbe venirgli in soccorso però un’eventuale naturalizzazione del brasiliano Amauri, una soluzione che cambierebbe le cose dal giorno alla notte.
Se Buffon resta una garanzia anche grazie all’età, il reparto dove il futuro ct della nazionale avrà meno problemi è il centrocampo. Pirlo ha 29 anni, De Rossi e Aquilani sono giovanissimi e in sala d’attesa c’è il 23enne Riccardo Montolivo. L’asse della futura nazionale insomma è quasi pronto, manca da definire l’ultimo tassello davanti alla porta avversaria.
Michele De Lucia