Maratea (PZ). Palazzo De Lieto. Carla Viparelli.
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI
DIREZIONE GENERALE PER I BENI ARCHITETTONICI STORICO-ARTISTICI ED ETNOANTROPOLOGICI
DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA BASILICATA
SOPRINTENDENZA PER I BENI STORICI ARTISTICI ED ETNOANTROPOLOGICI DELLA BASILICATA
In collaborazione con
COMUNE DI MARATEA
APT BASILICATA
CENTRO OPERATIVO MISTO DELLE SOPRINTENDENZE PER I BENI ARCHEOLOGICI AMBIENTALI ARCHITETTONICI ARTISTICI E STORICI DI MARATEA
CARLA VIPARELLI
OPERE SCELTE (1998 – 2008)
20 luglio – 28 settembre 2008
MARATEA (PZ)
Palazzo De Lieto – Via Gafaro
La mostra è articolata in due sezioni: una antologica, che rappresenta due terzi delle opere esposte e comprende i lavori più significative degli ultimi dieci anni, e una inedita, con opere del 2007/2008. Si tratta di quaranta opere, in gran parte dipinti di medie e grandi dimensioni su tavola, su tela e su forex e due sculture in pietra.
La ricerca artistica di Viparelli dà luogo a due caratteristiche salienti: prolificità e poliedricità. I mezzi espressivi non sembrano mai abbastanza: a partire dalla prima mostra personale nel 1986 fino ad oggi agli originari oli su tela e su tavola si sono affiancati ulteriori mezzi espressivi, quali sculture, installazioni site specific, performances, stampe e video digitali. Ogni nuovo linguaggio non sostituisce gli altri ma vi si aggiunge, arricchendo lo strumentario espressivo di maggiori possibilità. La mostra di Matera e Maratea punta ad evidenziare la pittura come medium elettivo e asse portante della ricerca di Carla Viparelli. Il suo lavoro infatti nasce dall’incontro tra il concetto e la materia, il cui punto di equilibrio è l’opera pittorica.
La ricerca filosofica e figurativa è spesso dedicata all’analogia tra ordini di realtà ed esistenza apparentemente diversi. L’artista sfoglia il libro della natura come un almanacco di enigmi e di emblemi. La molteplicità del creato rivela identità nascoste mediante simboli e metafore e si traduce in un caleidoscopio di libere associazioni, basate allo stesso tempo sul gioco, sulla reinvenzione linguistica e sulla metafisica. Convivono così in Opere Scelte 1998-2008 l’istanza estetica e quella concettuale, la tradizione e la modernità, trasversalità e concettualità. La pittura allora diventa esercizio non di irrazionalità né di lirismo autobiografico; Carla non lavora con le emozioni ma con la testa. La sua è un’estasi concettuale, una sorta di stupore che si manifesta quando un concetto, moltiplicandosi per analogia all’infinito si trasforma in molte altre forme possibili, svelando il mistero dell’unione profonda di tutte le cose. E’ un gioco senza limiti, che passa dall’assoluto degli archetipi al ritornello quotidiano, dal senso metafisico dell’esistenza, all’ironia e allo spiazzamento linguistico.
La verità ama nascondersi ma ama anche giocare.
La mostra, patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e promossa dalla Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico della Basilicata a cura del Soprintendente Salvatore Abita e di Michele Saponaro, è accompagnata dalla pubblicazione di un catalogo edito da Paparo con testi di Mariadelaide Cuozzo, docente di Storia dell’Arte Contemporanea alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi della Basilicata, Mariantonietta Picone, docente di Storia dell’Arte Contemporanea alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e Paride Caputi, docente di Urbanistica alla Facoltà di Architettura dell’Università di Napoli.
Carla Viparelli vive e lavora a Napoli e a Maratea. La sua attività artistica, cominciata a Napoli, si svolge sia in Italia sia all’estero (Svizzera, Danimarca, Svezia, Irlanda). Ha esposto sia in gallerie private, sia in Istituti di Cultura esteri (Grenoble, American Studies Center), sia in sedi istituzionali (Napoli: Scuderie di Palazzo Reale, Maschio Angioino, Castel dell’Ovo, Aeroporto Internazionale di Capodichino; Ravello, Villa Rufolo; Frosinone, Galleria Civica, ecc.).
Info/Relazioni con la Stampa
Federica Artusi per StudioBegnini
tel. 06 69190880 – fax 06 69925790
studiobegnini@gmail.com