Napoli. Premiata Marina Confalone.
Gli Enti Locali della Campania desiderano esserci col solo patrocinio e non recepiscono la voglia di teatro e lo sforzo che c’è dietro ad ogni spettacolo che deve essere messo in scena sul territorio, a prescindere da questo giugno vorticoso di eventi teatrali in tutta la città; parliamo, ovviamente, di quello che si va produrre da settembre a maggio nei teatri cittadini.
Napoli è una città fortemente creativa, che recepisce, ma non metabolizza e struttura in una rete di sostegno il suo spessore teatrale.
Abbiamo assistito alla serata che è scivolata tra la trattenuta rabbia degli organizzatori nei confronti dell’incomprensione pubblica verso gli sforzi dei teatranti, dagli organizzatori agli attori, e la passione del teatro nel sangue di tanti.
Dopo essere stata ospitata in ambienti esterni come Villa Campolieto e il Parco del Poggio di Capodimonte, per la scelta del direttore artistico e patron della manifestazione Arnolfo Petri, il Premio “Il Primo – Oscar per il Teatro” torna nella sua sede originale, ovvero il piccolo, ma accogliente teatro dei Colli Aminei, che da dieci anni ospita le stagioni del Teatro Il Primo.
Il Premio che ha raggiunto quest’anno il decimo anno, nasce dall’idea di Arnolfo Petri di celebrare il teatro napoletano premiarne gli sforzi produttivi.
Per ogni Teatro partecipante è stato candidato, in alcuni casi su sua stessa segnalazione, uno spettacolo di sua produzione, che è stato valutato, nel corso delle sue rappresentazioni, dalla stampa locale, ed in base alle recensioni apparse su nove tra quotidiani e web-magazine, si sono selezionate undici terne di finalisti per altrettante categorie in concorso.
I destinatari dei premi sono stati scelti da una giuria che vede come Presidente Onorario Elio Pandolfi.
La giuria quest’anno è stata composta da giornalisti apparentanti a nove testate cartacee ed on-line: IL MATTINOFranco De Ciuceis, REPUBBLICA – Giulio Baffi, CORRIERE DEL MEZZOGIORNO – Stefano De Stefano, ROMA – Roberta D’Agostino, IL BRIGANTE – Antonio Mocciola, TEATRO.ORG – Gianmarco Cesario, CAMPANIA SU WEB – Mario Vella, NAPOLI NEWS – Maresa Galli e NAPOLI ON THE ROAD – Monica Florio.
La serata di premiazione ancora una volta è stata presentata da Francesca Scognamiglio e Sasà Trapanese, che, in surriscaldata allegria, hanno comunicato i vincitori per le rispettive categorie e dato spazio agli ospiti della serata.
Il primo intervento musicale della serata è stato un omaggio alla “MySpace Generation” con il giovane cantautore Nando Misuraca, che ha fatto ascoltare il suo brano “Inavvertitamente”.
Ha avuto, poi, spazio Zorama, un interessante cantautore dalla voce avvolgente ed affascinante che ha presentato il brano “Frequento il vento”, contenuto nel suo album dall’omonimo titolo.
I padroni di casa non potevano lasciare a bocca asciutta il pubblico e con un irriverente monologo sul recente Festival del Teatro, che ha impreziosito il panorama teatrale napoletano, è entrato sicuro in scena un esilarante Rosario Ferro che si è esibito in un simpatico show spagnoleggiante.
In chiusura di serata è salito sul palcoscenico lo stesso patron dell’Oscar per il teatro, Arnolfo Petri, che ha regalato atmosfere intense con il suo monologo “Tridece anne e manco tenive”, tratto da Crastula, lo spettacolo che lo scorso anno gli fece vincere il premio speciale “Fondi – La Pastora”.
Al termine della serata c’è stata la consegna del premio alla carriera alla bravissima ed amata attrice Marina Confalone, vista in gran forma, che nella sua carriera cinematografica e teatrale ci ha regalato inimitabili ruoli comici venati sempre da quella malinconica tipica delle maschere umane vere e senza tempo.
Ecco la motivazione per il premio alla carriera consegnato all’artista: “Attrice, autrice, regista ed anche produttrice di se stessa, è meritatamente considerata un’artista a tutto tondo, dotata di un innato talento interpretativo che, sin dagli esordi con il grande Eduardo De Filippo, l’ha portata acalzareruoli comici venati sempre da quella malinconia tipica delle maschere umane vere e senza tempo. Caratterista versatile e protagonista misurata ha frequentato con disinvoltura il repertorio classico e la nuova drammaturgia, sempre con successo, così come il grande schermo, che la vede interprete ideale di unacinematografia, purtroppo ormai rara, che sposa la popolarità alla qualità d’autore edancora apprezza l’arte recitativa. Un’arte che, ancora giovanissima e con ancora tante altre esperienze con cui confrontarsi ed altrettante emozioni ancora da darci, vede già vincitrice di un meritato premio alla carriera Marina Confalone.”
Ecco i riconoscimenti per l’edizione 2008 del “Premio Il Primo – Oscar per il Teatro”:
PREMIO ALLA CARRIERA/MARINA CONFALONE; MIGLIOR SPETTACOLO/GOMORRA; MIGLIORE REGIA/
CARLO CERCIELLO (Terrore e Miseria del Terzo Reich); MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA/ROBERTO AZZURRO (Terrore e Miseria del Terzo Reich); MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA/BIANCA SOLLAZZO (La Badessa di Piropilessa); MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA/ERNESTO MAHIEUX (Gomorra); MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA/ROBERTA MISTICONE (Il Sindaco del Rione Sanità); MIGLIORE ATTORE/ATTRICE RIVELAZIONE/FRANCESCO DI LEVA (Gomorra); MIGLIORI COSTUMI/ANTONELLA MANCUSO (Terrore e Miseria del Terzo Reich); MIGLIORI SCENE/TONINO DI RONZA (Non Complichiamoci la Vita); MIGLIORE DRAMMATURGIA/LAURA ANGIULLI (Dove Sta Zazà); MIGLIOR PRODUZIONE/TEATRO TOTO’ (Non Complichiamoci la Vita).
In sala tra i più attenti Pino Cotarelli, critico teatrale emergente, Nando Romeo, regista cine-tv, Maria Pia Daidone, pittrice invitata a vari premi d’arte e con varie mostre all’attivo.
Alla fine tutti hanno apprezzato la serata di teatro e valutato che l’aggressione della memoria, con il suo portato di vicende, assale anche chi calca da anni le scene e serra la gola insinuando l’emozione.
Hanno davvero meritato questo premio, in particolare: Marina Confalone, Ernesto Mahieux, Bianca Sollazzo, la quale ha offerto una lezione in teatro esprimendosi in perfetto italiano, dando, quindi, punti a tutti, lei che ha manifestato tutta la sua carica e valenza negli spettacoli e nei films in vernacolo.
Maurizio Vitiello