PARCO DEL CILENTO LA RIVINCITA DI DE MASI

30 luglio 2008 | 00:00
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PARCO DEL CILENTO LA RIVINCITA DI DE MASI

Vallo della Lucania. «Non mi sono dimesso volontariamente, ho risposto ad una precisa richiesta del ministro per l’Ambiente Stefania Prestigiacomo, perché credo che in un paese democratico non si può ricoprire un incarico così importante, qual’è la presidenza di un ente Parco, senza l’appoggio del governo centrale».
• Il professore Domenico De Masi, presidente dimissionario del Parco del Cilento e Vallo di diano, dopo la serrata degli albergatori ribadisce ancora una volta le motivazioni che lo hanno spinto a lasciare la guida dell’area protetta.
• Professor De Masi, il Cilento chiede a gran voce il suo ritorno , cosa ne pensa?
Sono a conoscenza delle ultime iniziative avviate sul territorio cilentano a mio favore dagli imprenditori, operatori culturali, e dalle associazioni. Ovviamente mi fa piacere e ne sono lusingato. Un segno evidente che in cinque mesi sono state comprese le mie reali intenzione mirate ad un rinnovamento ed ammodernamento gestionale dell’area protetta.
• In che senso?
Vede, nella mia breve ma intensa esperienza alla guida del Parco ho cercato di lavorare al di fuori degli schiarimenti politici e partitici, avviando una gestione dell’ente in funzione dello sviluppo socio economico del territorio» .
• Lei crede che il territorio non abbia compreso il suo modo di lavorare?
Questo non so dirglielo, anche perché alla luce di quello che sta accadendo in questi giorni devo ricredermi rispetto alle parole della Prestigiacomo che nel chiedermi le dimissioni mi ha detto “professore De Masi,
il Cilento è tutto contro di lei”.Comunque finisca questa vicenda, è risultato chiaro che il Cilento non accetta alcuna imposizioni dall’alto nè consigli dal basso, ma vuol essere padrone del suo destino. E a mio avviso il Cilento ha capito che il suo destino ha un solo possibile sbocco positivo: la modernizzazione».
• E’ possibile una “rinascita” di questo territorio?
Il Cilento è un territorio di grande vitalitá, un’area dalle enormi potenzialitá inespresse. Sicuramente l’area della Campania dove c’è più progresso possibile, grazie al binomio tra natura e cultura».
Carmela Santi La Città inserito da Positanonews da citare