POSITANO FERMENTO PER IL COMANDANTE DEI VIGILI

9 luglio 2008 | 00:00
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POSITANO FERMENTO PER IL COMANDANTE DEI VIGILI

C’è fermento al Comune di Positano in Costiera Amalfitana. La notizia è questa, si sta approntando un concorso per Comandante dei Vigili a Positano con accesso riservato a chi ha una laurea. Scopo dell’operazione, secondo parte della minoranza, è far fuori l’attuale comandante dei vigili Ciro Guida, unico positanese ai vertici di un settore amministrativo nel paese, e far posto ad una persona di “fuori”. Tipico di tutti i paesi, e comprensibile, quello di mantenere i posti in casa, giustificato magari dal fatto che il paesano è più attaccato al proprio paese e magari cerca di avere più equilibrio e buon senso. Diciamo che ha un fondo di verità, ma siamo nella Comunità Europea e il discorso non regge dal punto di vista giuridico, forse politico, ma è un altro discorso. Poi non è detto che non vinca uno meritevole che ami anche il pase, a volte i politici, del proprio paese, non dimostrano tanto viscerale affetto. Ma il discorso Comandante dei Vigili ci chiama in causa personalmente. Siamo stati fautori della necessità della laurea per il ruolo, ma nello stesso tempo riteniamo che Ciro Guida debba rimanere a ricoprire questo ruolo e valutarne con equilibrio la successione. Fermo restando la necessità, come prevede la legge, per il futuro, della laurea. Oggi la laurea non è difficile ad ottenere e potrebbe ottenerla anche qualche altro vigile urbano che abbia voglia e tempo da sacrificare per questo, a chi ci chiede se parteciperemmo pure noi al concorso di Comandante dei Vigili (ne è stata espressa intenzione in passato, abbiamo avuto uno zio Francesco, che ricordo ancora con affetto, abbiamo lavorato come stagionali per anni, giusto che i nostri lettori lo sappiano, massima trasparenza anche su noi stessi se la pretendiamo dal Comune, doveroso parlare anche di noi a questo punto Ndr), rispondiamo perchè no? Nulla ci è precluso. Diverso è il discorso sulle possibilità di vincere il concorso. Zero. Non per demerito (crediamo) partecipammo al concorso ad Amalfi appena dietro alla bravissima collega amalfitana Agnese Martingano che ora dirige egregiamente il corpo di Amalfi e non stiamo qui ad elencare i nostri titoli e qualifiche da avvocato. Ma conoscendo la mia ostilità verso i politici (tutti) e il fatto che, pur avendo titoli che nessuno ha in assoluto, contemporeamente come avvocato e giornalista, non solo a Positano, ma in Campania, non abbia mai avuto una consulenza che sia una e neanche un centesimo per il primo prodotto veramente di servizio per il turista che voglia muoversi in Costiera (Positanonews cartaceo bilingue con tutti gli orari, cosa mai fatta sul territorio, che si è esaurito in cinque giorni) potete immaginare quali possibilità vi siano se si vuole seguire questa logica. Lasciar stare Ciro Guida (poi, diciamo alle opposizioni, ci sono tanti modi con la mobilità di spostare un funzionario, mica serve per forza il concorso? Movimenti verticali e orizzontali per far salire e scendere persone vicine o lontane alle amministrazioni si fanno e ci sono in tutta Italia, se uno ne parla con atti ufficiali ne parleremo) al comando dei vigili e per il futuro creare le condizioni per un concorso riservato a laureati è la cosa più logica. Ma poi diciamoci la verità il cittadino viene messo all’oscuro di tutto da parte delle amministrazioni, ancora oggi assistiamo ad un sito ufficiale del Comune di Positano che non ha un bando pubblico (stiamo cercando di avere la documentazione sulla gara del Vallone Porto che non si trova in rete da nessuna parte nonostante le tante proteste delle associazioni alla faccia della trasparenza), non ha una delibera, niente di niente, se non news (incomplete e generiche, due sole righe a che servono?) e le minoranze non dicono nulla? La scelta di far fare il comandante, in futuro, ma sempre dopo Ciro Guida, ad un laureato non solo è legittima, ma doverosa (conosciamo tutti i vigili di Positano volendo possono conseguire la laurea, lo facessero), siamo per far mantenere la carica a Guida fino al pensionamento, l’amministrazione con una maggioranza, obiettivamente precaria, con nove consiglieri contro otto, non dovrebbe fare scelte radicali per il paese. Quello che è grave è la scelta di fare un sito internet senza atti pubblici, che ha avuto dei costi, non è tollerabile. Vogliamo l’obbligatorietà delle pubblicazioni dei bandi in rete, delle delibere di consiglio, vogliamo la trasparenza. Questo interessa tutti i cittadini. Le opposizioni dovrebbero intervenire per questo.
Michele Cinque