Non si può dire che il governo abbia sottovalutato lo scandalo dei rifiuti in Campania. «In 58 giorni siamo riusciti nella missione impossibile ed è stato smentito chi pensava che non ce l’avremmo fatta. L’emergenza è superata: abbiamo smaltito 50mila tonnellate di rifiuti. Napoli e la Campania tornano a essere città occidentali, ordinate e pulite», aveva esultato il premier Berlusconi lo scorso 18 luglio. E ieri è tornato sulla questione: «Dobbiamo continuare con pervicacia nella costruzione dei quattro termovalorizzatori per rendere Napoli la città più pulita e ordinata d’Italia». Nessun cedimento, quindi. Anzi: «Saremo severi» nei confronti dei Comuni che non rispetteranno le percentuali minime di raccolta differenziata previste dal decreto. «Se questo non sarà fatto – ha osservato – il governo commissarierà il Comune mandando a casa sindaco e giunta. Una battaglia dura ma combattuta, e vinta, con forza e determinazione. La regia della partita nelle mani del sottosegretario Guido Bertolaso, cui Berlusconi ha tributato innumerevoli elogi. Un grande aiuto, oltre che dal ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, è arrivato pure dall’esercito che continua a vigilare su tutto il territorio evitando disordini, sommosse e azioni illecite. Massima attenzione anche all’emergenza sanitaria, possibile con il caldo estivo: è stata istituita una rete di 200 medici sentinella e un numero verde.
Michele De lucia