Stava recandosi al lavoro, ma al camping Isola Verde non è arrivato. Il giovane salernitano Dario Pellegrino è spirato ieri mattina, poco dopo le 9.30, all’ospedale di San Leonardo. Le gravi ferite riportate due ore prima in un incidente stradale sono risultate fatali. Dario aveva ventidue anni, aveva frequentato l’istituto alberghiero “Roberto Virtuoso” di Salerno e d’estate, come tutti gli allievi di quell’istituto, lavorava in una struttura turistica.
• L’incidente si è verificato nel territorio del comune di Pontecagnano, in via Magellano – la strada che dall’aeroporto scende a mare – poco dopo il ristorante “La Contadina”. Pellegrino era a bordo del suo ciclomotore Yamaha e procedeva in direzione della Litoranea. A quanto si è appreso, stava effettuando il sorpasso di un autocarro, che purtroppo non è stato identificato in quanto il conducente non si è fermato. In senso opposto è sopraggiunta una Mercedes, la cui conducente ha dichiarato ai vigili urbani di Pontecagnano, intervenuti per effettuare i rilievi, di aver visto sbalzare il giovane dal motociclo. La donna non ha saputo dire se il motociclo aveva sbandato, o se c’era stata una collisione con l’autocarro. Sta di fatto che quando si è accorta di quel che stava accadendo ha frenato, cercando di fermare l’auto. Purtroppo il corpo del giovane è finito contro la sua vettura e poi subito dopo è stato travolto anche dal ciclomotore, rimasto ormai senza conducente. Nel violento impatto, il casco che Dario indossava regolarmente si è rotto. Ad allertare il 118 è stato l’amico e collega di lavoro di Dario, Aniello Prisco, che lo seguiva a breve distanza a bordo del proprio scooter. Sul posto è giunta un’ambulanza del 118, che ha trasportato il giovane pizzaiolo all’ospedale Ruggi di Salerno, dove è giunto poco dopo le 8 . Dario era ancora cosciente e ha anche fornito ai soccorritori i numeri di telefono dei familiari, ma non riusciva a respirare bene e si lamentava per una pressione che avvertiva al livello del torace. Il giovane è morto un’ora e mezza dopo per le ferite interne, in particolare ai polmoni. In ospedale sono giunti la mamma Rosaria, il padre Alfonso, la sorella Fiammetta, la fidanzata, parenti, tanti amici e colleghi dell’isola Verde dove, per la seconda estate, lavorava come pizzaiolo. Il suo desiderio era di imbarcarsi come chef su una nave. E una persona che conosceva i suoi genitori, e che ieri pomeriggio era all’obitorio, si stava interessando per procurargli l’imbarco. L’autopsia disposta dal sostituto procuratore di turno sará effettuata stamane. Due anni fa Dario aveva avuto un incidente simile, si era fatto male al collo ma si era salvato.