SERRE RIAPRE LA DISCARICA E I CITTADINI SI OPPONGONO
Apertura di una discarica nell’oasi naturale di Valle della Masseria e ampliamento dell’invaso di Macchia Soprana. Le misure previste dal nuovo decreto rifiuti fanno rabbrividire la comunità di Serre. E i cittadini si oppongono: “Esiste un protocollo d’intesa che va rispettato. Non permetteremo la devastazione del nostro territorio”.
E’ passato più di un anno dai giorni del presidio di Serre. Le lotte dei cittadini di questo Comune in provincia di Salerno erano state seguite con passione da tutti gli italiani. I riflettori si erano accesi su quella valle, la Valle della Masseria, che insisteva su una delle oasi naturali più belle d’Italia, e che a breve avrebbe dovuto ospitare una gigantesca discarica. La battaglia si era conclusa con una vittoria: la Valle della Masseria non sarebbe stata toccata, mentre avrebbe riaperto la discarica di Macchia Soprana.
Oggi la nuova legge rifiuti sembra non tenere in considerazione quegli accordi. “Abbiamo firmato un protocollo d’intesa: la discarica di Macchia Soprana non avrebbe dovuto contenere più di 700.000 tonnellate e l’oasi di Valle della Masseria non avrebbe dovuto essere toccata” spiega Federico Sessa, del Comitato “Serre e Alburni sicuri”, “eppure nel nuovo decreto rifiuti da poco convertito in legge è previsto non solo l’ampliamento di Macchia Soprana, ma anche un progetto di apertura di una seconda discarica a Valle della Masseria”. Una decisione che alle orecchie dei cittadini di Serre suona come una rivincita di quella vittoria con cui l’anno passato si era concluso il presidio. ” Su 650 comuni in tutta la Campania, e 160 solo nel salernitano, perchè le uniche due discariche devono essere costruite proprio a Serre?” si domanda Federico. Non solo, la legge è in contrasto con la normativa regionale, che prevede che ci sia solo una discarica per ogni Comune.
Il 26 giugno scorso i media locali riportavano la notizia della sospensione degli sversamenti nella discarica di Macchia Soprana. Una sospensione richiesta dal Sindaco di Serre dopo aver ricevuto una comunicazione dal Sottosegretario Guido Bertolaso nella quale si sosteneva che, a causa di cedimenti strutturali di una delle quattro vasche della struttura, l’invaso sarebbe potuto essere di pericolo per l’incolumità pubblica e per l’ambiente. Quello che non è stato detto però è che il provvedimento è giunto dopo cinque mesi dalla denuncia di cedimento del muro della vasca. “Ci sembra che Bertolaso si sia accorto troppo tardi dei possibili pericoli, che erano stati in realtà rilevati sin da marzo. Al tempo la vasca era ancora in costruzione, dunque priva di rifiuti, e sin d’allora il Ministero dell’Ambiente e il Comune di Serre avevano denunciato le lesioni del muro di sostegno” racconta Federico, e continua “fu subito richiesto al consorzio di fare un progetto di rinforzo della parete, e ad aprile questo progetto era pronto, ma il Commissariato ha fatto comunque sversare. La capienza della discarica è di 700.000 tonnellate, oggi saranno circa 46.000 le tonnellate non sversate; le altre 654.000 sono già dentro le vasche. Il danno è stato fatto. Il pericolo non c’è più adesso, ma c’era a marzo”.
A cura di Marzia Coronat agenzia Amisnet • 11 Luglio 2008