VIETRI SUL MARE GIANNELLA RECUPERA LA MAGGIORANZA MA IL PUBBLICO NE VUOLE LE DIMISSIONI

10 luglio 2008 | 00:00
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VIETRI SUL MARE GIANNELLA RECUPERA LA MAGGIORANZA MA IL PUBBLICO NE VUOLE LE DIMISSIONI

Un consiglio comunale infuocato quello di Vietri sul mare la cittadina della Costiera Amalfitana che non ha mai avuto una Giunta stabile con questa amministrazione. Giannella recupera la maggioranza, ma il pubblico ne chiede le dimissioni. Una città divisa a metà, spaccata tra generazioni contrapposte, ancorata ad una vecchia economia ma tentata dal nuovo, sospesa tra la Divina Costiera Amalfitana e il Caotico Agro Nocerino-Sarnese. Oppressa da Salerno per politica, viabilità, peso dei numeri, Vietri prova a sopravvivere all’ennesima crisi comunale con il sindaco Giannella che, per sparigliare i giochi, si è dimesso anticipando gli avversari (che sono del suo stesso Pd) e la loro mozione di sfiducia. Questioni di «politica politicante», mentre i cittadini, soprattutto i più giovani, sono da un’altra parte. Sembrava finito spalle al muro, senza vie di fuga se non l’abbandono della carica per rigiocarsi tutto in un imprevedibile confronto elettorale anticipato. E invece lo scenario peggiore non si è neppure materializzato. Nel tira e molla che da mesi sembra caratterizzare i rapporti tra il sindaco Alfonso Giannella  e la sua maggioranza (alle cui fibrillazioni si accodano avidentemente anche pezzi dell’opposizione), sembra averla spuntata il primo cittadino. Ieri sera il sindaco ha portato dalla sua parte cinque degli otto dissidenti che gli si opponevano. La crisi, di fatto, è rientrata.In apertura dei lavori consiliari il primo cittadino ha letto una lettera di intenti all’assemblea nella quale dichiarava la sua volontà di aprire il confronto sulle questioni di merito che vaveno segnato l’ultima lacerazione politica culminata con le sue dimissioni. Discussione aperta su tutti i fronti: il contenzioso con l’ausino, gli interventi urbanistici nelle frazioni, la pesca del tonno (contenzioso con Cetara), gli interventi di regolamentazione del traffico con riguardo alla Statale 18. Tommaso Buono, referente degli otto rivoltosi, ha accolto positivamente le aperture del primo cittadino. E con lui altri quattro consiglieri del gruppo. Tre restano sull’Aventino: Antonio Borrelli, Franco Grillo e Gerardo Pellegrino. Il prossimo 18 luglio si terrà la seconda seduta del Consiglio comunale. all’ordine del giorno c’è il bilancio. «Adesso sto bene»: Vittoria Schiavone, quarant’enne consigliere comunale dimissionaria di area Pd, si sfoga. Pungente, ironica, sarcastica: «Ho sbagliato dall’inizio: non sono un politico, sono io che non vado bene, gli altri si sono accomodati subito. Si può sopportare uno, due, tre rimpasti. Ma al quinto basta. Quasi tutti i consiglieri stanno lì da 25-30 anni, sono entrati e usciti tutti dalla Giunta. Si riempiono la bocca della parola nuovo, ma di nuovo qui non c’è niente». Radiografia impietosa di un modo di pensare la gestione della res publica. Da un lato giochi di corrente e di partito, con cambio di casacche e passaggi dalla Giunta all’opposizione. Dall’altro il vento forte divampato alle scorse elezioni politiche con tre richieste: sicurezza, parcheggi, idee nuove. In mezzo c’è lui, Alfonso Giannella. Contestato dal pubblico in Consiglio Comunale ma ancora in sella e, forse, rimarrà fino alla fine del mandato anche se necessario con altri rimpasti.