AMALFI MUORE SUB 20ENNE DI VICO EQUENSE

3 agosto 2008 | 00:00
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AMALFI MUORE SUB 20ENNE DI VICO EQUENSE

Vico Equense piange un suo figlio. Stefano Sansone di appena venti anni, era lui il sub morto questa mattina ad Amalfi, ritrovato senza vita in una secca a 22 metri di profondità, dai sommozzatori dei vigili del fuoco di Napoli e Salerno, nel cuore della Costiera Amalfitana. Il fucile era a 16 metri di profondità nei pressi di una tana, probabile che a causare la morte sia stato un malore o un’embolia, come purtroppo avviene in questi casi. Una giornata di lutto per i vicani, ma anche per la Costiera Amalfitana, domani alle 16 i funerali a Bonea. Stefano Sansone residente a Vico Equense, ma la famiglia ha anche una casa ad Amalfi, era conosciuto a Positano e Piano di Sorrento e in Penisola Sorrentina. Ma non solo, il padre Vincenzo Sansone, è stato responsabile dell’ufficio tecnico del comune dei Monti Lattari ed è direttore della Gori la società che si occupa delle acque sul territorio e a Castellammare, Torre Annunziata e nell’Agro Nocerino-Sarnese. Il suo corpo senza vita è stato ritrovato dopo otto ore. Era al tramonto, quando il ragazzo, nativo di Portici, ma originario di Vico Equense, è sceso in acqua per effettuare una serie di immersioni in apnea, l’ultima delle quali gli è stata fatale. Di lui, si sono perse improvvisamente le tracce. Stefano, infatti non è più risalito a galla, mentre l’amico con cui si accompagnava e che condivideva con lui la stessa passione per il mare e per la pesca subacquea, preso dalla disperazione, ha immediatamente lanciato l’allarme. Le ricerche del giovane, durate per tutta la notte e condotte persino dai sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Salerno, hanno avuto esito soltanto alle quattro del mattino quando il corpo del ragazzo privo di vita è stato rinvenuto ad una profondità di circa ventidue metri. I due giovani erano saliti a bordo di un tender agganciato ad una delle due imbarcazioni su cui vi erano i rispettivi familiari, per raggiungere lo specchio di mare a ridosso della Grotta dello Smeraldo. Ed è qui, dopo che i ragazzi avevano compiuto una serie di immersioni che si è consumata la tragedia. Stefano e il suo amico, peraltro coetaneo e originario di Castellammare di Stabia, hanno cominciato la loro pesca subacquea alternandosi nelle immersioni armati di fucile con fiocina. E lo sfortunato studente di Vico Equense, dopo aver atteso il compagno, è tornato nuovamente a tuffarsi. Ma da quell’immersione non ha fatto più ritorno. Il suo amico, dopo aver notato il ritardo nella risalita, pare si sia gettato in acqua per cercare di capire se a Stefano fosse accaduto qualcosa di grave. Ma del suo compagno non vi erano più tracce. E così, ha lanciato l’allarme, allertando i familiari che erano a bordo delle due barche ormeggiate poco distante dal punto dove si è consumata la tragedia. Di qui, la richiesta di soccorso. Sul posto sono giunte immediatamente due motovedette delle capitanerie di porto di Amalfi e Salerno, che poco più tardi hanno richiesto l’intervento dei sommozzatori. Le tre squadre di sub dei Vigili del Fuoco di Salerno, sono giunte a Conca dei Marini intorno alle 23, iniziando a perlustrare palmo palmo i fondali, mentre altre ricerche sono state condotte anche a terra dai carabinieri della compagnia di Amalfi e dei volontari della Millenium. Soltanto alle quattro del mattino, è stato rinvenuto il giovane originario di Portici. Giaceva ad una profondità di circa 22 metri e dopo averlo recuperato lo hanno trasferito a bordo di una motovedetta per condurlo al porto di Amalfi. Da qui il corpo è stata trasportato all’ospedale di Ravello dove i sanitari hanno accertato il decesso per asfissia da annegament La morte ha colpito il mare della Costiera Amalfitana in questa notte di inizio estate ad Amalfi, il risveglio per tutti è stato triste. Stefano Sansone è immerso in apnea, come faceva di solito nei mari del Parco Marino di Punta Campanella, fra Massalubrense e Praiano, per l’ultima volta ad Amalfi.  Non è la prima volta che un sub ci rimette la vita a mare, riemerge i problema della sicurezza, della mancanza di camere iperbariche, anche se in questo caso non c’è stato alcun soccorso da fare. I carabinieri della Compagnia di Amalfi hanno segnalato alla Procura di Salerno ed il magistrato di turno ha disposto la consegna del corpo ai familiari che hanno fatto portare la salma alla congrega del Santissimo Rosario di Bonea dove è esposta. Già a mezzogiorno la ditta funebre Lolly di Vico Equense aveva fatto affiggere i manifesti per il paese. A darne il triste annuncio il padre Vincenzo, la madre Maria Mansi, il fratello Luigi, i nonni, la nonna, le zie, i cugini, le cugne ed i parenti tutti. Il rito funebre sarà celebrato domani 4 agosto alle ore 16 nella Parrocchia di San Giovanni Evangelista di Bonea. La redazione di Positanonews partecipa al dolore dei familiari.

Michele Cinque