COSTIERA AMALFITANA LUGLIO NERO AUMENTA IL MORDI E FUGGI

2 agosto 2008 | 00:00
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COSTIERA AMALFITANA LUGLIO NERO AUMENTA IL MORDI E FUGGI

 Il mese di luglio si chiude con un segno fortemente negativo sul fronte delle presenze turistiche in Costiera amalfitana. Perché, rispetto agli scorsi anni, c’è stato un’evidente diminuzione di vacanzieri non solo per gli alberghi non di lusso ma anche per le strutture ricettive a cinque stelle che, invece, nel passato, non avevano affatto risentito della crisi. Chi più, come Amalfi, Maiori, Minori, Atrani, chi meno, come Positano, Praiano e Ravello, tutti hanno avuto un calo in Costiera Amalfitna. Una crisi che ha colpito anche le cosiddette case vacanza, molte delle quali sono rimaste sfitte oppure sono state “svendute” in una sorta di last minute dei fitti estivi.
• Se il turismo stanziale ha avuto cali quantificabili tra il 10 e il 20 per cento, di contro è aumentato quello del “mordi e fuggi”. Insomma l’inflazione e l’euro “pesante” nei confronti del dollaro e della sterlina hanno fatto sentire le loro conseguenze nefaste sulla Divina. «E’ stato un luglio da archiviare in fretta – conferma Lorenzo Cinque, presidente provinciale degli albergatori – e le cause di questa debacle sono tante. Ma bisogna pure rimarcare che il nostro turismo balneare, a differenza di quello escursionistico e culturale, non è per niente competitivo come lo era per il passato. Oramai non si viene più in Costiera per restarvi a lungo e mancano, in particolar modo, i giovani in quanto non trovano le occasioni di svago e di divertimento che, invece, offrono altrove».
• «Inoltre – conclude Lorenzo Cinque – c’è stato un aumento eccessivo di posti letto, con la nascita di agriturismo e bed and breakfast e, dunque, occorre rivedere l’organizzazione turistica in modo che la Costiera riacquisti la sua eccellenza».
• A conti fatti, dunque, gli operatori turistici dovranno rimboccarsi le maniche per trovare nuovi spunti e migliorare le strutture, per essere al passo con i nuovi competitori che si affacciano sul mercato sempre più agguerriti. Anche perché dal calo generale non sono rimasti esenti neppure gli alberghi extralusso.
• «Abbiamo avuto una flessione di circa il 10 per cento» conferma Armando Di Palma, direttore del Santa Caterina, uno degli hotel più esclusivi del comprensorio. «Sono venuti a mancare – aggiunge il manager – oltre ai turisti italiani, anche una parte degli ospiti americani e inglesi, mentre sono aumentati i russi».
• Che in generale, comunque, luglio sia stato un mese “orribile” sul fronte turistico lo confermano pure dall’azienda di soggiorno e turismo di Positano. «Tutti gli alberghi hanno accusato una evidente flessione – evidenzia il responsabile alle statistiche -. In base ai dati in nostro possesso possiamo rilevare come pochi siano stati i sudamericani e gli spagnoli mentre discreta è stata la presenza di inglesi e francesi e addirittura consistente quella degli australiani».
• Le speranze sono tutte puntate ora sui mesi di agosto e settembre per tentare di recuperare i cali di presenze di vacanzieri.
Gaetano de Stefano