Differenziata e «pasticci», immondizia nelle strade

25 agosto 2008 | 00:00
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Differenziata e «pasticci», immondizia nelle strade

Per questo qualcuno avrebbe minacciato di tirare in ballo la Asl. «Le chiavi dei bidoni di alcuni palazzi condominiali per errore sono state date a chi fa il porta a porta,quindi quelle persone buttano le buste ovunque». In più,come lamenta anche il resto del paese, «i giorni di raccolta dell’indifferenziato e dell’umido (due a settimana per il primo e tre per il secondo), sono insufficienti. Soprattutto se si considera – continuano gli intervistati – che gli anziani ancora non hanno capito come fare e buttano l’immondizia come si faceva prima. Non avendo più il cassonetto però, buttano dove capita. Danneggiando così tutta la contrada, compresi i commercianti».
Probabilmente è colpa della confusione che genera qualsiasi cosa nuova che irrompe nelle abitudini radicate.
Ma esisterebbero anche altre cause. Alcune individuate anche dagli amministratori. Come la sottostima delle utenze, «confessata» dal sindaco durante un consiglio comunale, nonostante la revisione contrattuale.
Altre mancanze individuate dalla collettività. Come l’informazione poco capillare e battente. Critica a cui il sindaco su un blog locale ha replicato: «Non si può dire che non ci sia stata campagna di sensibilizzazione. Si è andati nelle scuole, negli oratori, nelle piazze, alla delegazione di Giulianello, tra le associazioni. Si è divulgato un opuscolo, che forse conteneva anche qualche erronea indicazione. Non era possibile prima istruire tutti e poi far partire la raccolta. Avremmo accumulato ancora un enorme ritardo. E trovato l’ostacolo di chi non vuol farsi istruire».
Probabilmente per un paese come Cori in cui, come dicono dati statistici, gli anziani superano di molto i giovani, non basta.
Manca inoltre il controllo, che vanifica l’impegno di chi rispetta le regole. I sacchetti della spazzatura buttati lungo i bordi delle provinciali o fuori dai bidoni la dicono lunga su questi argomenti.
Protestano anche i residenti di via Annunziata, che denunciano «bidoni spesso debordanti lungo le strade». E il popolo delle cittadine che ha richiesto cassonetti appositi per pannolini e pannoloni. Richiesta soddisfatta riciclando i vecchi cassonetti generici.
Alcune zone però non risultano considerate nel piano (come via dell’Unità e via dell’Ospedale). E altre, come l’isoletta vicino la banca di Cori Monte, «antigieniche».
Come hanno testimoniato mamme di bambini piccoli, e figlie di anziani che, andate a gettare la busta con quei rifiuti «speciali» hanno «dovuto fare acrobazie per riuscirci perché i bidoni vicini ai cassonetti erano pieni e m’impedivano di raggiungere quello interessato».
Rifiuti che residenti nella zona come anche dipendenti e clienti della banca gradirebbero fossero tolti quotidianamente, considerato il cattivo odore che emanano. Proteste anche dal quartiere San Michele, in pieno centro storico di Cori valle. Come in tutte le aree più centrali qui non è previsto il porta a porta.
I cittadini devono quindi andare a buttare l’immondizia con la chiave nei bidoni grandi. Disposti, ed ecco il motivo del reclamo, minimo a 400-500 metri di distanza. Troppo per un quartiere popolato per lo più da stranieri e anziani. E disagi anche a Giulianello.
La ricerca di una soluzione tempestiva dall’amministrazione si fa sempre più urgente.
A distanza di dieci giorni dall’avvio della differenziata avevamo parlato di zone ridotte com’era Napoli e purtroppo la situazione non è molto cambiata. Il lezzo intanto inizia a farsi sentire con forza.

                                        Michele De Lucia