Enea Mancino, ricercatore dei campi cromatici astratto-geometrici.






Iniziamo, da questa nota su Enea Mancino, a puntualizzare sui migliori artisti italiani, che hanno lavorato e lavorano in Campania.
Geometrie e colori sono ancora nelle attuali elaborazioni di Enea Mancino.
Si presentano queste geometrie ancor più icastiche, nonché interessanti, compatte ed energiche per i giochi cromatici maggiormente resistenti alle linee di forza.
Un pieno senso geometrico dettaglia la realtà pittorica, sempre segmentata da tagli e regolamentata da contorni.
L’artista circostanzia, da anni, visioni allargate di punti d’insieme, che guadagnano lo spazio della tela, e, così, la mano di Enea Mancino conquista tessiture ardite e spazi immaginati; e proprio da queste tessiture emergono prove cromatiche d’indubbia efficacia.
Cromatismi segnati ed intervallati da luci ed ombre intendono far vibrare sovraesposizioni e sottoesposizioni in un sottile gioco di rimandi.
L’artista ragguaglia e produce illustrate composizioni di buon tono ed acclimatazioni singolari.
Ilrisultato ottenuto da Enea Mancino è da rilevare controllando l’intero risucchio delle sue cadenze visive, formato da un iter mentale, che ripercorre utili riferimenti su campiture determinate ad accogliere grammatica e sintassi del colore.
L’artista tende, inoltre, a coniugare misure ed impronte, che possono esprimere rifrazioni e riflessi e si arrivano a leggere ritmi, variazioni, dinamicità e cadenze, che sostanziano atmosfere e leggerezze di tratto.
Quando l’occhio entra nella rete compositiva riesce a cogliere un sotteso preciso dettato di variegate combinazioni, focalizzato da dosaggi esatti.
Enea Mancino, pur avendo un notevole interesse per la materia, che sa, sapientemente, trasferire quando è il caso, cerca di dare sostanza alle sue declinazioni geometriche e le sue pitture diventano certezze estetiche.
Nel suo continuo quotidiano esercizio pittorico il suo intendimento indugia, con severa discrezione, sul sentiero del limite percettivo e ravvede come soglia di soluzione la tela bianca come base perché accetti campiture pronte ad integrare equilibrati movimenti e controllati disegni interpretativi, legati ad obblighi e a vincoli cromatici indissolubili.
La profonda presa di coscienza astratto-geometrica di Enea Macino è, continuamente, corroborata anche dalla disamina intelligente di ciò che ha stratificato per sedimenti.
Il “focus” dell’azione pittorica di Enea Mancino sottolinea la logica dei suoi interventi agganciata ad una chiave lirica, sempre vicina all’astrazione.
Sottolineamo, in conclusione, che l’astrazione di Enea Mancino è da inquadrare nelle supreme capacità operative dei migliori artisti di una linea internazionale di alto livello.
Enea Mancino è un artista da seguire sempre, che vive tra il suo studio di Via Firenze, vicino alla Stazione Centrale di Napoli, chiasma antropologico, e la sua casa, al CDN, luogo surrealmente frequentato da migliaia di lavoratori al mattino e luogo metafisico nel pomeriggio e nella sera-notte.
Maurizio Vitiello