Infortuni sul lavoro, ben venga l’Esercito

25 agosto 2008 | 00:00
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Infortuni sul lavoro, ben venga l’Esercito

In esso egli contestava la proposta del Ministro della Difesa di inviare militari a verificare e controllare lo stato delle misure adottate dagli imprenditori per prevenire “gli infortuni sul lavoro”. “Ricordiamoci” – ha affermato Raffaele Pirozzi, ex sindacalista della Cgil – “che, nel solo 2007, per infortuni sul lavoro sono morti ben 1.170 lavoratori. Una strage infinita. Il responsabile dell’Ispettorato del Lavoro, nel suo lungo e contraddittorio articolo, afferma che i militari non sarebbero adeguati a controllare le misure atte a prevenire gli incidenti sul lavoro per scarsa conoscenza delle norme legislative; nel contempo, precisa che l’organico dell’Ispettorato del Lavoro è notevolmente sottodimensionato e, quindi non è in grado di esplicare i controlli atti a combattere “gli infortuni sul lavoro”. Infine, ritiene che spetta alle ASL il compito di controllare le misure per prevenire “gli infortuni sul lavoro”. Siamo di fronte ad un articolo contraddittorio e senza alcuna proposta” – sottolinea l’ex sindacalista, protagonista di innumerevoli battaglie in favore della sicurezza sul posto di lavoro – “Vorrei chiedere al responsabile dell’Ispettorato del lavoro “Come è possibile che il responsabile del Supermercato M&O di Giugliano (Napoli) venisse costantemente informato delle denunce che i lavoratori facevano all’Ente da Lui diretto tant’é che i lavoratori venivano minacciati, ed ancora “Come è possibile che le denunce avanzate da un Segretario della Fillea di Napoli uscissero dall’Ispettorato del Lavoro”? Infatti, la Magistratura ha aperto un’inchiesta per avere chiarimenti in merito. Le proposte per ridurre e limitare “gli infortuni sul lavoro” – ricorda Pirozzi – “sono quelle che da due anni andiamo facendo e che in altre parti della regione e del Paese hanno dati risultati positivi: Aumentare i controlli, perché le norme legislative ci sono e devono essere applicate rapidamente . Bisogna che questa “strage” diventi una priorità del Governo e del Ministro del Lavoro assumendo alcune decisioni: coordinamento, presso ogni Prefettura, degli organismi che hanno il compito di vigilanza e controllo delle misure che gli imprenditori adottano per evitare “gli infortuni sul lavoro”; coordinamento formato dalle forze dell’ordine, Ispettori dell’ASL e del lavoro e presieduto dal Prefetto o da un suo delegato; Varo di iniziative, da parte della regione Campania, per rafforzare gli organici delle ASL con corsi di riqualificazione adeguati per dare competenza e professionalità agli addetti; nuove assunzioni e dislocazioni nelle regioni dove vi è un alto tasso di “lavoro nero” e di infortuni sul lavoro. In materia di “infortuni sul lavoro” le responsabilità sono larghe, estese e notevoli e sono di tutti ma è necessario agire con adeguati controlli tesi a far applicare agli imprenditori le norme atte a prevenire “gli infortuni sul lavoro”.