LA FINANZA DI SALERNO, LA FRODE DELLE CARTIERE. TRUFFA INTERNAZIONALE
Prosegue incessante l’attività del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Salerno nel settore delle frodi fiscali internazionali. Le Fiamme Gialle di Salerno, dopo la maxi frode di 40 milioni di euro scoperta nei mesi scorsi a Castel S. Giorgio, mettono a segno un nuovo colpo nei confronti di una società dell’agro nocerino-sarnese operante sempre nel settore del commercio all’ingrosso di saponi, detersivi e altri prodotti per la pulizia.
La complessa attività di verifica fiscale ha permesso di accertare l’emissione di fatture false, con le quali si attestavano cessioni di merce all’estero per un valore di circa 4,5 milioni di euro – in realtà mai avvenute – ed un’evasione di IVA per circa un milione di euro.
La società finita nel mirino dei finanzieri è risultata intrattenere fitti rapporti commerciali con un reticolo di imprese estere “cartiere” (veri e propri “prestanomi”), tutte localizzate in paesi dell’Unione Europea, le quali venivano sfruttate per consentire ai membri di un’associazione criminale operante in tutto il meridione d’Italia ingenti evasioni d’imposta sia sotto il profilo dell’IVA che con riferimento alle imposte sui redditi.
Quella scoperta è un tipico modello di “frode carosello”, che si sostanzia nell’interposizione fittizia di cessionari comunitari “missing traders” nelle vendite di merci solo documentalmente destinate verso paesi comunitari.
Di fatto, la merce, ceduta in regime di non imponibilità verso Paesi Comunitari (vale a dire con aliquota IVA pari a “zero”), veniva commercializzata in nero – dagli appartenenti all’associazione a delinquere – su tutto il territorio nazionale, anche attraverso la catena della grande distribuzione.
L’utilizzo di imprese comunitarie “inesistenti”, oltre a consentire alle consorelle italiane di realizzare ingenti evasioni d’imposta, aveva permesso loro di impiantare in Italia un gigantesco business “sommerso” poiché completamente sconosciuto al fisco.
Lo straordinario risultato è stato raggiunto anche attraverso l’attivazione della cooperazione internazionale con gli Organi collaterali stranieri che ha consentito l’individuazione del disegno criminoso con cui i responsabili della società curavano la regia dell’articolato sistema di frode.
A conclusione delle indagini è stato deferito alla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore il rappresentante legale della società per i reati ipotizzati di emissione ed utilizzazione di fatture relative ad operazioni inesistenti. Nei confronti degli altri accoliti dell’organizzazione criminale prosegue l’attività di altri Reparti della Guardia di Finanza su tutto il territorio nazionale.