ROMA – Il giorno dopo l’assalto degli ultrà del Napoli ai treni e alle stazioni, è tempo di bilanci. Per il presidente della Figc Giancarlo Abete, invitato a Radio Anch’io: “Il calcio non è rappresentato da questi delinquenti e noi speriamo che queste persone negli stadi non entrino più”. Intanto i 5 tifosi arrestati saranno giudicati per direttissima: dovranno rispondere di possesso di esplosivi e resistenza a pubblico ufficiale.
Abete. “E’ impensabile che vengano messe a ferro e fuoco le stazioni. Si tratta di comportamenti contrari a ogni forma di convivenza civile. Hanno sporcato l’immagine di Napoli. Dobbiamo fare il massimo, ognuno per le proprie responsabilità, per debellare questo mondo di delinquenti che inquinano il nostro mondo”.
“Il Viminale – ha continuato Abete – aveva consentito la trasferta ai tifosi del Napoli e aveva sottolineato l’apertura concessa alle tifoserie. L’occasione, però, non è stata colta: un’attestazione di fiducia che è stata rispedita al mittente”.
I DANNI SUL TRENO – CAOS ALLA STAZIONE
Il questore. Non accetta le critiche piovute sulla sua persona il questore di Napoli Antonino Puglisi, intervistato da Il Mattino: ” Quando quel treno si è mosso da Napoli, non c’era alcun pericolo di ordine pubblico e quindi nessun motivo per impedirne la partenza. Alla vigilia pensavo fosse una decisione giusta, come banco di prova per l’intera tifoseria dopo anni di divieti”. Intanto il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano minaccia seri provvedimenti: “E’ bastata una giornata a cancellare i passati dati favorevoli. I tifosi napoletani rischiano di non fare più trasferte”.