Non sono mai andato con le prostitute. Non ne ho mai avuto bisogno. Sono sposato”. Cosi’ il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha risposto a una domanda di Lilli Gruber nella trasmissione “8 e 1/2” su La Sette. “Se una strada diventa luogo di prostituzione e’ come se venisse espropriata a tutti gli altri”, ha detto Alemanno per spiegare i recenti provvedimenti. Si tratta, ha aggiunto, di “una questione di rispetto reciproco, se in una strada ci sono prostitute, come possiamo portare i bambini a passeggiare? Il principio e’ lo stesso degli spacciatori”. Quanto al fatto che si tratta del piu’ antico mestiere del mondo, per Alemanno questo non basta perche’ sia accettato. “L’uomo e la donna compiono sempre gli stessi peccati, al contrario di quanto affermavano i marxisti – ha affermato – ma cio’ non vuol dire che uno si debba rassegnare. Io ritengo che la prostituzione debba essere un fatto privato”. E comunque “la gente e’ stanca di chi chiude gli occhi di fronte a questa situazione”. Alla Gruber il sindaco di Roma ha promesso che tornera’ a discutere la questione “tra 6 mesi”.
Michele De Lucia