ALITALIA, VERSO DECOLLO DELLA NUOVA COMPAGNIA

26 settembre 2008 | 00:00
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ALITALIA, VERSO DECOLLO DELLA NUOVA COMPAGNIA

ROMA  – “Con gli ultimi chiarimenti la nostra delegazione procederà alla firma dell’accordo”: lo afferma il presidente dell’Anpav Massimo Muccioli, entrando a Palazzo Chigi dove sono in corso incontri con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta per chiudere l’intesa su Alitalia.

LETTA HA INCONTRATO PRESIDENTE LUFTHANSA – Il sottosegretario alla presidenza del consiglio Gianni Letta ha incontrato ieri sera – secondo quanto si apprende – il presidente di Lufthansa Wolfgang Mayrhuber.

LUFTHANSA, OSSERVIAMO CON ATTENZIONE SITUAZIONE  – L’intesa sul piano di salvataggio dell’Alitalia raggiunta ieri con i sindacati Cgil è stata registrata anche a Francoforte, dove ha sede la compagnia tedesca Lufthansa. “Osserviamo la situazione con attenzione. Il mercato italiano seguita a essere interessante e importante per noi” ha detto questa mattina all’ANSA la portavoce della compagnia tedesca, Claudia Lange. Per tutto quello che riguarda le voci in circolazione, siano esse gli otto collegamenti ex Alitalia da Malpensa citati ieri dal presidente dell’Enac, Vito Riggio, oppure a quanto potrebbe ammontare la quota di minoranza nel capitale Alitalia dopo la soluzione della crisi attuale, come anche possibili contatti in materia tra la società tedesca e Air France, la portavoce non ha ancora nulla da dire. “Sono indiscrezioni, per ora non abbiamo nulla da dire su queste voci”, ha precisato.

EPIFANI, CON LUFTHANSA SCAMBIO OPINIONI  – “Uno scambio di opinioni”. Così il leader della Cgil Guglielmo Epifani ha definito l’incontro avuto questa mattina con i vertici di Lufthansa su futuro di Alitalia. “Abbiamo verificato la serietà e l’impegno di Lufthansa”, ha detto a margine della manifestazione sulla legalità organizzata dai sindacati e Confindustria a Caserta. Alle domande dei giornalisti se nel corso dell’incontro si sia parlato anche della quota che la compagnia tedesca potrebbe prendere in Alitalia, Epifani ha risposto: “Su questo deve decidere la Cai, con noi non si parla di queste cose”. Il segretario generale ha glissato anche sull’eventuale preferenza tra Air France o Lufthansa: “Su questo se la vedono con Cai”.

POLVERINI: INTERESSE DA LUFTHANSA, E’ PARTNER IDEALE
– Lufthansa “ha interesse per il progetto Cai sulla Nuova Alitalia ma non ha ancora compiuto un atto concreto perché resta in attesa di avere un quadro più certo della situazione e attende l’evoluzione nel prossimo mese”. Lo ha spiegato il segretario generale dell’Ugl, Renata Polverini interpellata telefonicamente dall’ANSA dopo l’incontro di questa mattina dei segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl con i vertici di Lufthansa e l’ambasciatore tedesco a Roma. “Ci hanno ribadito l’importanza del ruolo del sindacato e dell’accordo che abbiamo sottoscritto ieri – ha aggiunto la leader dell’Ugl – Rispetto al loro modello e sistema di governance a al consiglio di sorveglianza in cui sono presenti i lavoratori per noi Lufthansa rappresenta il partner ideale”. L’incontro, definito dalla Polverini “cordiale”, è stato aggiornato a quando ci sarà un’evoluzione, presumibilmente nell’arco di un mese.

SACCONI, SPERO SI’ MA CAI PUO’ PROCEDERE SENZA PILOTI – “Confidiamo che possa esservi un’adesione se non a tutto il documento sottoscritto ieri dalle confederazioni sindacali almeno di una parte di esso. Sarebbe importante anche la condivisione delle associazioni dei piloti e degli assistenti di volo. Ma credo che, in ogni caso, la Cai potrebbe continuare nel suo percorso”. E’ quanto afferma il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, intervenendo a ‘Panorama del giorno’ su Canale 5. Il documento sottoscritto ieri dalla Cgil “é lo stesso del 18 settembre, quello già sottoscritto da Cisl, Uil e Ugl”, sottolinea poi Sacconi: “Credo – ha aggiunto – che abbia concorso certamente la consapevolezza che non c’era alternativa alla società Cai. Probabilmente vi era stata la speranza che vi potessero essere altri interlocutori, altre proposte che non vi sono state come abbiamo potuto constatare. La Cai è l’unica soluzione e questo ragionevolmente induce a scegliere la vita della società piuttosto che la sua morte. Alcuni chiarimenti sono stati obbiettivamente utili”. Parlando delle possibili alleanze internazionali Sacconi ricorda poi che “sono tanto possibili quanto doverose nel senso che il piano industriale di Cai, fin dall’inizio” le ha “sempre ipotizzate, anche attraverso la forma di partecipazione societaria con uno dei grandi vettori europei: l’individuazione di questo partner tuttavia avverrà in un secondo momento da parte della stessa società Cai una volta organizzati i piani d’impresa che essa compilerà nella nuova compagnia”.



Compagnia aerea italiana (Cai) incassa anche il si’ della Cgil al progetto per salvare Alitalia. Resta l’attesa per la firma di piloti e assistenti di volo, che a loro volta chiedono alcune garanzie contrattuali. I contatti proseguono e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, ha fatto slittare ad oggi alle 13, il termine per aderire all’accordo sottoscritto da Cgil Cisl, Uil e Ugl. L’amministratore delegato di Cai, Rocco Sabelli continua a lavorare tenacemente ”per portare a bordo piloti e assistenti di volo”. Per il ministro del Welfare Maurizio Sacconi ci sono tutte le condizioni perche’ anche i piloti partecipino all’accordo su Alitalia. La loro firma consentira’ a Cai di decollare dopo una ventina di giorni. Poi la cordata di imprenditori guidata da Roberto Colaninno e Rocco Sabelli scegliera’ l’alleato straniero.

Dopo la girandola di incontri e contatti delle ultime 48 ore, e’ arrivata la firma della Cgil ai due documenti gia’ sottoscritti da Raffaele Bonanni (Cisl), Luigi Angeletti (Uil) e Renata Polverini (Ugl). Ma l’ok di Guglielmo Epifani e’ stato condizionato all’inserimento di alcune integrazioni all’accordo quadro e al contratto, che avevano ricevuto a meta’ settembre il via libera di Cisl, Uil e Ugl. Un passaggio fondamentale che ha portato anche alla smentita da parte della Cgil della firma gia’ apposta ai due protocolli siglati dagli altri confederali. Epifani ha atteso di vedere i testi con le integrazioni al piano su precari ed altri punti prima di firmare.

Ed e’ stato quindi steso un verbale, acquisito da Letta, quale nota aggiuntiva ai protocolli. Un passaggio su cui si e’ consumata una polemica fra Cisl, Uil e Ugl affiancati dal ministro Sacconi che hanno ribadito che la Cgil aveva firmato gli stessi documenti gia’ siglati dalle tre confederazioni e la Cgil che ha mantenuto il punto sull’importanza delle novita’. Per Epifani era dirimente inserire il bacino dei precari, un migliaio, a cui Cai potra’ attingere nei prossimi tre anni, la possibilita’ di recuperare la riduzione del 6-7% degli stipendi di piloti e hostess a fronte di incrementi delle ore di volo, e altre condizioni su riposi, malattia, qualifiche e lavoro notturno per il personale di terra. E la garanzia dell’ingresso del partner straniero in Cai e’ stato un ulteriore elemento per la sottoscrizione.

Alla fine, Epifani ha espresso soddisfazione ”perche’ alcuni altri importanti diritti sono stati ripresi”. Il leader della Cgil, che ha richiamato piu’ volte la necessita’ di allargare il consenso sull’accordo, ha quindi invocato il senso di responsabilita’ di piloti e assistenti di volo affinche’ arrivi anche la loro firma perche’, ha detto, ”quella piccola rinuncia di oggi domani potra’ essere compensata”. Se piloti e assistenti di volo non dovessero firmare l’accordo o almeno trasmettere ”un segnale di non ostilita”’ al piano, vi sarebbe un ”problema di rappresentativita”’ e occorrerebbe pensare ”a meccanismi democratici di convalida dell’accordo” ha sottolineato il numero uno della Cgil. Chi ha avuto un senso di responsabilita’ fin dall’inizio e’ stato premiato, ha affermato Bonanni mentre Angeletti ha messo in risalto che e’ stata evitata ”una tragedia sociale ed economica” e si e’ augurato ”che le associazioni che fino ad ora hanno detto di no si convincano che questa e’ l’unica prospettiva possibile in questa situazione”.

Del resto, ha aggiunto, ”la soluzione e’ quella piu’ soddisfacente, il massimo che si poteva ottenere in una situazione come quella in cui versava Alitalia”. Renata Polverini ha riconosciuto che i chiarimenti apportati sono stati considerati necessari da tutte e quattro i sindacati e ha rilevato che era importante garantire un sostegno unitario alla proposta Cai. E’ la migliore soluzione possibile per garantire un futuro ai lavoratori e porre le basi per prospettive di sviluppo del trasporto aereo nel nostro Paese, ha aggiunto. Anche Sabelli e’ stato soddisfatto per aver salvaguardato il piano industriale e perche’ la linea negoziale e’ rimasta quella sostenuta sin dall’inizio. Nel corso delle consultazioni, Sabelli si e’ allontanato il tempo necessario per partecipare, nel pomeriggio, alla seduta di laurea in Fisica della figlia Chiara. Poi subito di ritorno a palazzo Chigi, rinunciando ai festeggiamenti. La firma dei confederali ha scongiurato il ritiro da parte dell’Enac della licenza provvisoria di volo ad Alitalia perche’ c’e’ la ripresentazione dell’offerta di Cai con la lettera di Colaninno con la revoca del ritiro dell’offerta e la nuova scadenza del 15 ottobre.



TRA PILOTI E HOSTESS ANCORA DISSENSI

FIUMICINO – Un’assemblea interlocutoria quella svoltasi oggi all’aeroporto di Fiumicino su iniziativa di Anpav, Up, Avia e Sdl. Dal palco, da una parte il sindacato dei piloti Up ha dato indicazione per un si’ all’accordo solo se verra’ accettato un documento integrativo, dall’altra i rappresentanti di Sdl hanno proposto comunque un referendum tra i lavoratori per arrivare ad una decisione. Ed alla fine, poco dopo le 17, l’assemblea, che ha visto radunarsi per circa 2 ore oltre 500 tra piloti e assistenti di volo, e’ stata sciolta con l’invito ai partecipanti, da parte del sindacato Sdl, a recarsi a piazza Montecitorio. Ma quello che e’ apparso comunque chiaro e’ stato il dissenso espresso ai nuovi contenuti del protocollo dalla prevalenza dei piloti ed assistenti di volo sia durante i discorsi dal palco sia in molti commenti finali. Il passaggio piu’ evidente di dissenso, quasi un anticipo di risposta, ad un ipotesi di referendum e’ stato il ”No, no, no” scandito e gridato da molti dei presenti. Nel corso dell’assemblea, infatti, piu’ volte sono stati sottolineati con fischi, mugugni e urla i punti relativi al nuovo riferimento contrattuale prospettato, ai riposi programmati inamovibili, alle modalita’ di trasferimento sulle basi di servizio, mentre e’ stato salutato con applausi il fatto che per i stagionali di terra e di volo, che non verranno impiegati, ci saranno ammortizzatori sociali per due anni, oltre alla creazione di un serbatoio per le nuove assunzioni. Sul palco si sono alternati Fabrizio Tomaselli ed Andrea Cavola, della Sdl, Antonio Divietri, presidente di Avia, Fabio Frati, della Cub, e Roberto Spinazzola, vice presidente Up. Con loro, in alcuni passaggi, la platea ha instaurato un dibattito con richieste di chiarimenti, ad esempio sui punti relativi alle retribuzioni e alle modalita’ di servizio. ”Qualsiasi decisione per quanto riguarda Sdl, sara’ comunque sottoposta alla consultazione dei lavoratori: sulla garanzia del posto di lavoro nessun dirigente sindacale si puo’ appropriare infatti una decisione che riguarda il futuro di ognuno”. Questa la posizione espressa dal sindacato Sdl per voce di Andrea Cavola, della segreteria nazionale, sottolineando che ”Alitalia e tutti i lavoratori si trovano oggi in questa situazione per l’incapacita’ dei management che hanno fallito”. Da parte del sindacato dei piloti, Up, per voce del vice presidente Roberto Spinazzola, l’indicazione e’ stata quella che si ”potra’ firmare l’accordo solo se verra’ accettato il documento integrativo che abbiamo presentato, con cose importanti a partire dalla gestione degli esuberi e dalla discussione del contratto, e che non altera l’accordo quadro. Vedremo se ci sara’ un minimo di attenzione. Fino ad oggi le aspettative per noi piloti sono state vane”. La Cub Trasporti invece ritiene che ”le modifiche apportate al protocollo siano insufficienti e non danno garanzie alla sorti del personale di terra – ha sostenuto il delegato sindacale, Fabio Frati – in particolare per cio’ che concerne il numero degli esuberi e i criteri di selezione del personale; dall’assemblea oggi a Fiumicino e’ emerso chiaro che la gente non vuole firmare: forse oggi qualche organizzazione sindacale si e’ presentata qui sperando di avere un mandato a chiudere, ma cosi’ non e’ stato; il consenso a tutti i costi e’ inaccettabile e il referendum sarebbe una farsa”. Sciolta l’assemblea molti i pareri di dissenso da parte del personale navigante: ”Il no e’ un senso di responsabilita’ – afferma Paolo, pilota da 11 anni in servizio – non mi fido di questa cordata, senza competenza; la proposta di questo accordo non da’ garanzie per lo sviluppo industriale”. ”Il giudizio rimane negativo: non ci sembra che in quanto ci e’ stato prospettato e’ un contratto vessatorio che penalizza la qualita’ della nostra vita privata, che rischia di sparire”, ha commentato Silvia, un assistente di volo da 18 anni in Alitalia, al termine dell’assemblea a Fiumicino. A sua volta Andrea, steward da 15 anni in compagnia: ”Rimane lo stato di angoscia – sostiene – perche’ le aperture presentateci sono state insoddisfacenti. Cio’ che delude di piu’ e il fatto che i molti sacrifici non sono finalizzati allo sviluppo della nostra compagnia”.



































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