MILANO – Tornano in massa gli acquisti sulle Borse dell’Asia e dell’area del Pacifico: oltre al fisiologico rimbalzo dopo molte giornate nere, gli operatori, come a Wall Street, sembrano credere a un intervento straordinario dell’amministrazione statunitense per risollevare i mercati. Risultato: il listino cinese, sempre molto volatile, sfiora un recupero di dieci punti, quello di Hong Kong porta a casa un rialzo di sei punti e mezzo, Sidney, Singapore e Seul crescono di oltre quattro punti.
Molto bene anche Tokio, che sfiora questi livelli e chiude in crescita del 3,76%. Sono i titoli del settore finanziario, delle banche e delle assicurazioni – quelli da mesi più penalizzati e sui quali si concentrano i timori degli analisti – a tirare la volata. Molto dipende dalle speranze che l’amministrazione di Washington stia lanciando un piano per creare qualcosa come una grande ‘bad company’ nella quale far confluire titoli o società più a rischio, che vi rimarrebbero fino a un miglioramento delle condizioni economiche e dei mercati. Un modello che si ispirerebbe alla Resolution Trust Corporation, l’agenzia costituita negli anni 80 ai tempi della crisi delle casse di risparmio Usa. In questo quadro sul listino giapponese i gruppi finanziari e del credito Sumitomo sono saliti del 13 e del 12%, risultato simile a quello ottenuto da Mizuho financial group. Bene anche le assicurazioni e le banche, con la Bank of Yokohama che è cresciuta dell’11%, risultato ottenuto anche dalla Mitsubishi corportation. A Sidney il titolo del Macquarie group, la prima banca d’affari australiana, è schizzato del 38%, Citigroup del 19%. “Per una seduta – afferma un operatore dei mercati dell’area – l’Asia ha creduto anche alle banche centrali e alle loro forti emissioni di liquidità nel mercato interbancario, che rischiava di congelarsi con possibili enormi danni per tutta l’economia”. Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali Borse dell’Asia e del Pacifico:
Tokyo +3,76% – Hong Kong +6,50% – Shanghai +9,46% – Taiwan +8,89% – Seul +4,79% – Sidney +4,04% – Bombay +3,32% – Singapore +4,23% – Kuala Lumpur +2,00% – Bangkok +3,56% – Giakarta +5,09%.
AVVIO BOOM IN EUROPA: PARIGI E ZURIGO +6%, LONDRA +4% – Apertura di seduta con fortissima corrente di acquisti per tutte le Borse europee sull’onda dei rialzi di Wall Street e dei mercati asiatici: l’indice Dj Stoxx 600, che fotografa l’andamenti dei principali titoli quotati sui listini del Vecchio Continente, cresce di circa tre punti e mezzo, ma alcune piazze segnano nei primi minuti di scambi veri e propri boom: Parigi, Madrid e Zurigo crescono di oltre sei punti, Londra e Francoforte di quattro e mezzo. L’euforia si sta concentrando sui settori azionari delle materie prime minerarie e su tutto il settore finanziario, con banche e assicurazioni in prima linea. Tra gli assicurativi, Prudential cresce del 21,09%, Ing del 13,56%, Swiss Re dell’11,81%. Nel comparto del credito, spiccano i rialzi fino al 100% di alcuni gruppi minori britannici e irlandesi, ma anche l’esplosione del 28,57% di Barclays e del 25,87% di Hbos. Di seguito l’andamento in apertura delle principali Borse europee: – Londra +4,51% – Parigi +6,38% – Francoforte +4,40% – Madrid +6,40% – Milano +4,22% – Amsterdam +6,11% – Stoccolma +5,83% – Zurigo +6,30%.
MOSCA, MICEX SOSPESO, STAVOLTA PER ECCESSO RIALZO – La borsa di Mosca ha sospeso le contrattazioni per l’indice Micex per eccesso di rialzo. Lo riferisce l’agenzia Itar-Tass. In base alle regole, se un indice supera il 15% le contrattazioni vengono sospese, e il Micex ha segnato in apertura un più 17%. Le contrattazioni per l’indice Rts invece restano aperte, dato che i titoli si attestano mediamente su un più 11%.
Fonte Ansa Michele De Lucia