Francesco Bruno su Giambattista Vico.

Giambattista Vico illumina ancora.
Ci sono filosofi e scrittori che meritano l’approfondimento e vengono sempre più appprezzati ed alla lunga evidenziano spessore
l libro di Francesco Bruno “Giambattista Vico e la favole poetiche”, con nota di Elio Bruno, a cura e con postfazione di Francesco D’Episcopo, è stato pubblicato da Guida.
Francesco D’Episcopo, curatore del volumetto, è un italianista dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”,impegnato, da svariati anni, in una costante campagna a favore della letteratura meridionale, quella sommersa.
E’ il maggior studioso di Francesco Bruno, al quale ha dedicato due validi monografie.
Con il figlio Elio, ha curato i più importanti recuperi editoriali, critici e umani di questa rimossa personalità del nostro Novecento, contribuendo, altresì ed, in modo determinate, a valorizzare il Premio di Giornalismo, che ogni anno si celebra tra Salerno e Ascea, patria del critico.
Francesco Bruno, dopo aver sottolineato, sulla scia di Marcello Gigante, la funzione essenziale esercitata sulla formazione e produzione del giovane Vico dal soggiorno cilentano di Vatolla, durato nove anni (1684-93), in esemplare continuità con l’alto magistero della Scuola eleatica di Senofane e Parmenide, si addentra, felicemente, nella materia e nella sostanza della filosofia poetica della “Scienza Nuova”, “che teorizzava uno storicismo capace di ridare senso esatto al pensiero e impulso creativo alla fantasia”.
Il discorso critico acquista, quindi, progressivamente un’ampiezza e articolazione, chiamate a coinvolgere ambiti filosofici e poetici, che dal mondo antico giungono a quello contemporaneo, nella fondazione di un’ “estetica”, destinata a misurarsi con i più fondamentali “ismi”, dal Settecento al Novecento, e con i loro più autorevoli esponenti, Bruno proietta così il “caso Vico” su un problematico schermo europeo, con risultati di forte impatto critico, nel nome di una metodologia militante, quanto mai mossa, diremmo “agita”, tesa, senz’altro, ad accostare e assimilare intuizioni poetiche ed espressioni filosofiche, ma anche ad operare nette e rigorose distinzioni, al fine di salvaguardare non solo il filosofo napoletano, ma anche aspetti significativi del pensiero suo ed altrui da “cicliche” forzature e strumentalizzazioni.
Francesco Bruno è stato giornalista fra i maggiori e più noti del Novecento.
Ha lavorato e scritto nelle maggiori testate e riviste letterarie come critico letterario, inviato speciale e “columnist” culturale.
Le sue opere saggistiche finora pubblicate sono una ventina con più di diecimila articoli giornalistici.
Suoi, inoltre, sono tre volumi di narrativa ed una silloge di poesie di “stile neoclassico”, secondo la definizione del quotidiano torinese “La Stampa”.
Elio Bruno è stato critico letterario, giornalista, saggista e conferenziere.
Si è occupato puntualmente di attualità e problemi culturali, specificatamente letterari, su numerose testate e nel giornale “Roma” di Napoli, nel quale ha seguito, recensendo assiduamente, la produzione culturale e letteraria italiana e straniera.
Dette alle stampe, giovanissimo, una breve raccolta di poesie, che ebbe un notevole successo di pubblico e di critica.
Sue composizioni liriche sono apparse su antologie e periodici culturali.
Ha collaborato, tra l’altro, con “Il Cerchio”, diretto da Giulio Rolando, che è molto attento al quotidiano e alla cultura e continua le pubblicazioni con rigore ed impegno.
Ha scritto anche su alcuni artisti note critiche, tra le quali ricordiamo una, in particolare, dedicata all’artista partenopea Maria Pia Daidone.
E’ stato presente a mostre e a manifestazioni artistiche di livello dedicando spazio giornalistico sulle testate a cui collaborava, al momento
Maurizio Vitiello
Info:
Alfredo Guida Editore
Via Port’Alba, 19