Il derby delle due Sicilie STASERA NAPOLI-PALERMO

24 settembre 2008 | 00:00
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Il derby delle due Sicilie  STASERA NAPOLI-PALERMO

Meglio babà e sfogliatelle o cannoli e cassate? Meglio Zalayeta e Hamsik o Cavani e Simplicio?
Quanto ai dolci, è difficile scegliere tra tanta grazia per il palato. Ma anche un appassionato di calcio, in questo momento, avrebbe difficoltà a indicare una squadra dai valori sicuramente prevalenti sull’altra, salvo naturalmente che non sia di parte.
Napoli e Palermo arrivano da percorsi diversi, da storie recenti diverse, ma oggi sono da considerarsi entrambe accreditate “outsiders”, in quella fascia di squadre che si colloca subito dopo le primissime del nostro campionato.

Nel passato, fatte le debite proporzioni, hanno vissuto vicende in fondo comuni, metafore delle città che rappresentano. Vicende a volte forti, degne di un romanzo popolare, come molte cose del nostro caro, vecchio, irredimibile Sud. Cadute, rinascite, ricadute, delusioni, illusioni, ogni tanto successi. Nel caso del Napoli qualche volta addirittura trionfi, quando annoverava tra le sue fila il Sublime applicato al calcio, Diego Armando Maradona.

Oggi, con De Laurentis, il Napoli vive una nuova rinascita, che coincide col ritorno in A, dopo avere conosciuto le serie C; e desso anche in Europa. Per farlo, per arrivare in Uefa e giocarsi una bellissima sfida con una delle grandi d’Europa, il Benfica, i ragazzi di Reja hanno dovuto sudare, iniziare la preparazione in anticipo, disputare gli spareggi dell´Intertoto già a luglio.

Forse proprio per questo, per avere iniziato così presto, adesso gli azzurri sono così in forma. Hanno messo paura alla Roma e all’Udinese in campo avverso, in inferiorità numerica per oltre mezzo match e hanno battuto meritatamente in casa squadre del livello di Fiorentina e Benfica.
Finora i partenopei hanno figurato alla grande. Forti di un entusiasmo enorme che ha coinvolto tutta la città, come dimostra l’altissimo numero di spettatori presenti al San Paolo da inizio stagione, Intertoto compreso.

La società, sotto la guida sapiente del ds Marino, ha messo su una squadra solida, piena di buonissimi giocatori, con in più la ciliegina di due talenti purissimi, a dispetto della giovane età, come Marek Hamsik e Ezequiel Lavezzi.
L´argentino non ci sarà contro i rosa, ma questo non deve trarre in inganno: la partita rimane molto difficile da affrontare. Per la forza degli avversari, per il fattore campo che in uno stadio come il San Paolo può incidere parecchio, per il potenziale pericolo di un calo di tensione che comunque potrebbe esserci dopo la scossa del cambio in panchina e due partite giocate a mille.

Come reagiranno i rosa fuori dal Barbera? Avranno la stessa mentalità, lo stesso approccio alla partita, sapranno pressare alti, sempre pronti a ripartire come è successo contro Roma e Genoa?
Mister Ballardini non sembra allenatore da andare in trasferta per cercare il pareggio, magari tutto difesa e contropiede. In conferenza stampa, infatti, ha assicurato che “l´atteggiamento in campo sarà identico a quello del Barbera”. Subito dopo, però, ha aggiunto: “Poi però bisogna fare i conti con l´atteggiamento in campo degli avversari”. Sa bene il Mister che il Napoli è pericoloso, con Hamsik in mezzo, con Zalayeta e Denis avanti, con Maggio e Vitale a spingere sulle corsie esterne.

Ma il Palermo visto contro Roma e Genoa può davvero permettersi di provare a fare la partita con chiunque. Tanto più che Fabrizio Miccoli sembra “abile e arruolabile”; con Cavani accanto e Simplicio a ispirare, è un Palermo che può pungere contro qualsiasi difesa, su ogni campo.
La crescita di questa squadra, d’altra parte, passa da esami difficili come quello del “San Paolo”: vedremo che Palermo ci consegnerà questo affascinante derby delle due Sicilie.
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  fonte:mediagol.it

                                                 Michele De Lucia