Lanciano (CH). Mario Micozzi. Effetti paralleli.

Mario Micozzi, romanziere, giornalista, poeta ed operatore culturale, è nato a Lanciano (CH) ed ha compiuto gli studi a Parma ed Urbino.
Ha legato il suo nome agli ‘Incontri nazionali tra la critica e la poesia”, definiti da Elio Filippo Accrocca “un’istituzione culturale di prestigio”, largamente conosciuti in Italia ed all’estero.
Dal 1978 dirige, con Carlo Bo (ora con Alberto Bevilacqua), G. B. Squarotti e Giuliano Manacorda e Walter Mauro, la rivista di cultura interdisciplinare Punto d’incontro, sulle cui pagine collaborano noti ed importanti scrittori ed intellettuali italiani, nonché valenti critici d’arte.
Ha scritto sulla terza pagina di alcuni quotidiani, con passi di critica letteraria e di arte, e su riviste come Letteratura, Nuovi Argomenti, Rapporti, Altri termini, Uomini e libri, Il Ponte, ecc.
Nella narrativa ha esordito con un racconto vincitore del Premio Teramo nel 1972, cui sono seguiti i romanzi: Il mondo capovolto (introduzione di Walter Mauro); Il Giocatore infernale (1982); Uomini senza volto (1986 Circolo perverso (1990); Progetto rischioso (1992); Gli oscuri oggetti del desiderio (1994) ; Una stagione arida (1996); i racconti Le chiavi del regno (1987); La mala coppia (1989); Ballata sinistra (con introduzione di Walter Mauro, 1983) …..
Il romanzo “Effetti paralleli”, pubblicato dalle Edizioni Nuove Scritture, presenta un interessante testo d’introduzione alla lettura dovuto alla prestigiosa firma di Michele Prisco, fine intellettuale che ha molto operato a Napoli.
Michele Prisco, scrive, tra l’altro: “ … E invece la felicità (narrativa) di questo singolare romanzo dell’abruzzese Mario Micozzi è in gran parte dovuta anche alla trovata – ma il termine non è riduttivo – d’aver collocato in un pacifico tranquillo paese di provincia la vicenda di Oronzo Mecari e dei suoi malefici.
Posseduto da una forsennata sete di vendetta dopo che gli hanno ucciso il fratello, l’uomo scopre dentro di sé “una fonte inesauribile di poteri stregoneschi molte volte anche al di sopra di quelli diabolici che venivano riconosciuti ai diavoli”, e dalla sua inaccessibile solitaria casa in collina, a Tagliacozzo lontano dal paese, comincia a esercitare e a distanza questa forza maligna sugli abitanti di Verbilia – è il nome dell’immaginario, incolpevole paese – cominciando co provocare in molti di essi trasformazioni fisiche e cambiamenti d’identità e producendo distruzioni, lutti e altre calamità, fino a quando cinque cittadini, fra cui un prete, non decidono di affrontarlo, recandosi con un fuoristrada a sfidarlo nella sua “casa-fortezza”.
Il romanzo è il minuzioso resoconto ella pericolosa impresa compiuta dal quintetto (alla fine risulterà un terzetto) che dura da un sabato di giugno al lunedì seguente, ed è raccontato e quasi tallonato dall’ossessva scansione del tempo che l’io narrante un ritornello o una precisa clausola stilistica non smette mai di circostanziare: alle sei in punto… alle tre e mezza di notte… alle dodici e trenta… erano le quattro e mezza a Verbilia come a Tagliavento. E sempre era di domenica 27 giugno…
Palesando grandi capacità inventive e affabulatorie con Effetti paralleli Micozzi ha costruito un insolito horror paesano dove l’implicita ma non per questo astratta metafora sulla presenza del male del mondo è sempre riassorbita nella pura narrazione degli episodi e dei colpi di scena”
Mario Micozzi con la sua penna brilla per voglia d’invenzione e per capacità descrittive.
L’autore intende inseguire nel rigo scritto priorità che affida da una fertile immaginazione e ad una certa disinvoltura di racconto.
Mario Micozzi cerca di dare sostanza alle attese e coglie certezze, ma fa di tutto perché ci sia un ulteriore respiro, un’altra ansia esistenziale.
Il suo intendimento indugia sulla soglia del limite.
I movimenti della società e della comunità vengono controllati ed esaminati, grazie ad una profonda presa di coscienza.
L’azione linguistica prende spunto da rutilanti fantasie, che intessono sulle odierne umane vicende tangenti sentimenti.
Maurizio Vitiello