ROMA – “Parlare di latte cinese è parlare di latte killer”. E’ lapidaria il sottosegretario al Welfare con delega alla Salute Francesca Martini, che su Radio24.it ha ribadito che questa vicenda che ha coinvolto “più di 50 mila bambini e provocato molti decessi è un vero e proprio attentato alla salute globale”. “Lede – afferma – la rete di sicurezza alimentare costruita con tanta fatica a livello mondiale e va contro a chi produce nel rispetto del prodotto e del consumatore, mettendo a rischio anche la possibilità di lavorate con gli altri paesi emergenti”. Per quanto riguarda le misure sanitarie di protezione che dovrebbero essere approvate oggi dalla Ue il sottosegretario è sicuro che verranno adottate e ha ricordato l’Italia è stata la prima nazione europea a emettere norme restrittive di importazione sui prodotti cinesi già attive dall’inizio della settimana. “Non solo – aggiunge – ci stiamo preoccupando anche delle derrate già presenti in negozi e ristoranti con controlli a campione”. E ribadisce: “il latte italiano ed europeo è assolutamente sicuro”. Sulla sicurezza dei ristoranti cinesi Martini ribadisce: “Amo la cucina italiana. Comunque i miei figli non li manderei. Sono per la rintracciabilità del prodotto”. E alla domanda se i negozi cinesi e più in generale etnici vendono prodotti certificati risponde: “Se sono presenti prodotti illegali siamo ai margini della sicurezza. E abbiamo già avuto prove con controlli a campione che esiste questa possibilità visto che a Milano sono stati sequestrati latte e derivati illegali e a Firenze oltre 6 quintali di biscotti”.
NUOVI DECESSI “POSSIBILI” SECONDO OMS – Altri decessi di bambini a causa del latte contraffatto sono “possibili”, secondo il responsabile per la Cina dell’ Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), Hans Troedsson. In una conferenza stampa a Pechino, Troedsson ha affermato che la crisi del latte velenoso é stata “probabilmente” causata da “un misto di ignoranza e di deliberati ritardi nel denunciare la situazione”. Il latte allungato con la melamina, una sostanza chimica che fa apparire più alto il contenuto proteico del prodotto, ha causato la morte di quattro bambini mentre migliaia sono ricoverati in ospedale con i calcoli renali. Le autorità cinesi non hanno ancora risposto alle denunce di alcuni organi di stampa internazionali, secondo le quali l’ allarme sul latte alla melamina era stato lanciato alla fine del 2007 e ritardato prima a causa della reticenza delle autorità locali e poi per non “turbare” lo svolgimento delle Olimpiadi di Pechino. Oggi la White Rabbit, un’ impresa che produce dolci al latte, ha annunciato la sospensione della vendita dei propri prodotti. Il commissario europeo per il commercio Peter Mandelson, in visita in Cina, ha sostenuto che il governo cinese “ha agito in modo appropriato” alla situazione, e ha bevuto un bicchiere di latte cinese per dimostrare come la contaminazione sia un fenomeno circoscritto.
DA OGGI 100% CONTROLLI IMPORT PRODOTTI A RISCHIO
BRUXELLES, 25 SET – La Commissione europea deciderà oggi, oltre al bando sull’importazione dalla Cina di prodotti alimentari per neonati e bambini, anche l’avvio di controlli sanitari a tappeto “sul 100% dei prodotti alimentari che contengono più del 15% di latte in polvere cinese”. Lo ha detto Nina Papadoulaky, portavoce della commissaria europea alla Sanità Androulla Vassiliou. Inoltre – ha precisato la portavoce – Bruxelles prevede di imporre “l’obbligo di effettuare test a sorpresa e per campione sui prodotti alimentari cinesi già presenti sul mercato europeo”.
Michele De Lucia