Massimo livello di rischio per Napoli-Fiorentina di domenica, ma anche per Inter-Catania di sabato sera e per Fiorentina-Bologna della terza giornata. Queste le indicazioni dell’Osservatorio del Viminale, che ha rimesso poi al Casms, il Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive, l’assunzione di eventuali provvedimenti limitativi per le tre partite. Per Napoli-Fiorentina e per Fiorentina-Bologna il massimo livello di rischio era atteso, mentre per la partita di coppa Uefa Napoli-Benfica, inoltre, l’Osservatorio ha valutato il rischio al massimo livello.
ULTRA’ NAPOLI. “Non sappiamo ancora cosa faremo domenica, siamo ancora disorientati perché non credo che per 3600 persone debbano pagare due curve di 30mila persone”. Il giorno dopo la decisione del giudice Tosel che ha disposto la chiusura delle due curve dello stadio San Paolo in occasione di Napoli – Fiorentina, scendono in campo gli “Ultrà” che, ancora una volta, spiegano le loro ragioni. “Su quel treno – prosegue Alessandro, uno dei responsabili di un gruppo – c’erano persone che assistono alle partite non solo dalle curve ma anche dai distinti e dalle tribune e persone che mai sono state allo stadio. Riteniamo che sia stata fatta un’ingiustizia alla gente di Napoli, al popolo visto che nelle curve ci va chi non ha troppe possibilità economiche”. La società sportiva calcio Napoli ha presentato ricorso, anche questo può essere un segnale? “Il Napoli – ha concluso il rappresentante della curva – dovrebbe documentarsi ascoltando chi era su quel treno. Non ci saremmo mai sognati di bruciarci la possibilità di poter seguire la squadra. E’ stato messo in campo un disegno contro di noi, è una trappola. Non siamo delinquenti ma persone prigioniere di una fede senza misura”.
IERVOLINO. “Trovo ingiuste le decisioni prese nei confronti del Napoli. Occorre punire chi delinque ma non si può impedire a tante persone perbene di seguire la propria squadra del cuore”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, a Radio Marte commentando le decisioni del giudice sportivo. “Mi sento ferita per le decisioni prese – le sue parole – ma ancora di più da quei quattro mascalzoni che hanno generato quegli episodi inqualificabili che hanno messo ancora una volta Napoli alla berlina”. “Non so se sia stata una trappola o meno. E’ probabile, ma non posso escluderlo – ha ammesso all’emittente campana il primo cittadino napoletano – ce l’hanno con il Napoli e con De Laurentiis, Aurelio è stato coraggiosissimo a prendere il Napoli in un momento di grande difficoltà portandolo a livelli internazionali. E’ chiaro che ci sia invidia verso di lui, per quello che è riuscito fare. C’è qualcuno che vuole fargliela pagare ma non ho le prove per Se lascerà davvero la presidenza? Capiamo benissimo la sua delusione e la sua rabbia – ha osservato la Iervolino – è sotto gli occhi di tutti anche l’ulteriore sacrificio economico inflitto alla società. Ma lui non è uno che molla. Ad ogni modo, voglio dire a De Laurentiis che gli voglio bene e di non mollare perché la città ha bisogno di lui”. Da ex ministro dell’Interno, poi, una riflessione su organismi come l’Osservatorio e il Casms. “Se funzionano servono, se invece si riuniscono per bere un caffè o un tè non servono a niente”.
MARONI. Domani, alle 10, il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, sarà in commissione Affari costituzionali del Senato per svolgere comunicazioni in merito ai recenti episodi di violenza in occasione di manifestazioni sportive, con particolare riguardo alle possibili infiltrazioni della criminalità organizzata
FONTE:L’unionesarda Michele De Lucia