Senza patente, alla guida di un´auto priva di assicurazione e, soprattutto, sotto l´effetto di una massiccia dose di cocaina. Cosi´, quando ha notato poco lontano il posto di blocco della polizia, ha invertito la marcia ed e´ scappato. Questo in sintesi il racconto che Sebastiano Maglione, 29 anni, di Qualiano, comune dell´hinterland settentrionale napoletano, ha fornito ai magistrati allo scopo di chiarire i motivi per i quali ieri non si e´ fermato all´alt dei poliziotti. La fuga ha determinato l´inseguimento durante il quale la vettura della polizia e´ stata coinvolta nell´incidente che ha provocato la morte degli agenti Francesco Alighieri e Gabriele Rossi. Il giovane, accompagnato dall´avvocato Antonio Dell´Aquila, si e´ presentato oggi ai carabinieri della compagnia di Giugliano. Poco dopo in caserma sono giunti il pm di Santa Maria Capua Vetere Maurizio Giordano e il pm della Dda di Napoli Antonio Ardituro. Agli inquirenti Maglione ha detto che non si e´ fermato al posto di controllo – uno dei tanti organizzati nel Casertano dopo l´eccidio di sei immigrati africani – perche´ rischiava conseguenze assai gravi: in primo luogo non poteva essere alla guida della Panda per il semplice fatto di non aver mai conseguito la patente; poi, particolare non trascurabile, la vettura, che appartiene a un amico pregiudicato, non aveva la copertura assicurativa; e infine poco prima di mettersi al volante aveva sniffato una forte dose di cocaina. Al termine dell´interrogatorio il pm Giordano ha emesso nei suoi confronti il decreto di fermo con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale, omicidio colposo plurimo. Maglione non e´ un esponente della criminalita´ organizzata come si era invece ipotizzato in un primo momento quando si era ritenuto che l´uomo in fuga addirittura potesse essere uno dei sicari della strage di Castel Volturno. Tuttavia il giovane ha avuto di recente problemi con la giustizia. Nel marzo di due anni fa era stato arrestato nell´ambito di una operazione dei carabinieri di Giugliano su un traffico di sigarette estere. I militari comunque spesso avevano trovato Maglione, che e´ imparentato con un esponente di spessore della camorra di Volaricca, in compagnia di pregiudicati nella zona al confine tra le province di Napoli e di Caserta.
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