Una organizzazione per ripulire denaro guadagnato con il contrabbando e l´usura è stata scoperta dalla Guardia di Finanza che ha denunciato 19 persone, tra cui alcuni imprenditori e due funzionari di una filiale lombarda di una banca svizzera. Responsabile dell´organizzazione Salvatore Izzo, 54 anni, ex contrabbandiere. Sequestrati immobili e denaro per circa 100 milioni di euro. L´uomo, originario di San Giorgio a Cremano (Napoli) e residente a Milano, è accusato di aver costituito una rete di società per acquistare e rivendere immobili riciclando così il proprio ingente patrimonio accumulato negli anni e depositato in una banca svizzera, risultata comunque estranea. Due funzionari della filiale sono stati invece indagati. L´operazione della Guardia di Finanza di Monza, coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo brianzolo, ha consentito di sequestrare venti tra immobili e terreni, parte in Brianza e parte in Abruzzo, per un valore di 71 milioni e 220 mila euro, tutti riconducibili a Izzo. Altri 27 milioni circa erano depositati presso la filiale milanese di una banca svizzera. L´uomo, con numerosi precedenti penali alle spalle, oltre alle società fittizie intestate a prestanome, aveva coinvolto nel suo giro operatori del settore e professionisti, in particolare un noto immobiliarista brianzolo, al quale ha fornito capitali per poi coinvolgerlo nel suo giro di riciclaggio. Tra gli indagati anche alcuni parenti di Izzo, che risultava nullatenente. In Abruzzo, l´ex contrabbandiere aveva acquistato case alberghi e terreni a Montesilvano, Vasto, Sant´Angelo Vasto. A Monza e in Brianza le sue proprietà, oltre a case e uffici, includevano anche una clinica privata, messa all´asta dopo il fallimento. Le Fiamme Gialle hanno bloccato la vendita della struttura quando è emerso che l´uomo, aveva presentato un´offerta per rilevarla. Scoperti anche almeno due casi di usura, ai danni di un avvocato e di un industriale, entrambi brianzoli: sono in corso accertamenti per scoprire nuove vittime di Izzo, che pretendeva interessi fino all´89 per cento. Izzo era sottoposto a misure di prevenzione per il contrasto alla criminalità organizzata e condannato al domicilio coatto a Milano, ma nonostante questo girava infaticabilmente per mezza Italia e in Svizzera. Su presunti legami tra l´uomo e clan camorristici napoletani, il Procuratore della Repubblica di Monza, Antonio Pizzi ha dichiarato che sono in corso ulteriori indagini.
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