Riciclaggio: sequestro beni di 100 milioni a pregiudicato di S.Giorgio

18 settembre 2008 | 00:00
Share0
Riciclaggio: sequestro beni di 100 milioni a pregiudicato di S.Giorgio










Una organizzazione per
ripulire denaro guadagnato con il contrabbando e l´usura è
stata scoperta dalla Guardia di Finanza che ha denunciato 19
persone, tra cui alcuni imprenditori e due funzionari di una
filiale lombarda di una banca svizzera. Responsabile
dell´organizzazione Salvatore Izzo, 54 anni, ex contrabbandiere.
Sequestrati immobili e denaro per circa 100 milioni di euro.
L´uomo, originario di San Giorgio a Cremano (Napoli) e
residente a Milano, è accusato di aver costituito una rete di
società per acquistare e rivendere immobili riciclando così il
proprio ingente patrimonio accumulato negli anni e depositato in
una banca svizzera, risultata comunque estranea. Due funzionari
della filiale sono stati invece indagati. L´operazione della
Guardia di Finanza di Monza, coordinata dalla Procura della
Repubblica del capoluogo brianzolo, ha consentito di sequestrare
venti tra immobili e terreni, parte in Brianza e parte in
Abruzzo, per un valore di 71 milioni e 220 mila euro, tutti
riconducibili a Izzo. Altri 27 milioni circa erano depositati
presso la filiale milanese di una banca svizzera. L´uomo, con
numerosi precedenti penali alle spalle, oltre alle società
fittizie intestate a prestanome, aveva coinvolto nel suo giro
operatori del settore e professionisti, in particolare un noto
immobiliarista brianzolo, al quale ha fornito capitali per poi
coinvolgerlo nel suo giro di riciclaggio. Tra gli indagati anche
alcuni parenti di Izzo, che risultava nullatenente.
In Abruzzo, l´ex contrabbandiere aveva acquistato case
alberghi e terreni a Montesilvano, Vasto, Sant´Angelo Vasto. A
Monza e in Brianza le sue proprietà, oltre a case e uffici,
includevano anche una clinica privata, messa all´asta dopo il
fallimento. Le Fiamme Gialle hanno bloccato la vendita della
struttura quando è emerso che l´uomo, aveva presentato
un´offerta per rilevarla. Scoperti anche almeno due casi di
usura, ai danni di un avvocato e di un industriale, entrambi
brianzoli: sono in corso accertamenti per scoprire nuove vittime
di Izzo, che pretendeva interessi fino all´89 per cento.
Izzo era sottoposto a misure di prevenzione per il contrasto
alla criminalità organizzata e condannato al domicilio coatto a
Milano, ma nonostante questo girava infaticabilmente per mezza
Italia e in Svizzera. Su presunti legami tra l´uomo e clan
camorristici napoletani, il Procuratore della Repubblica di
Monza, Antonio Pizzi ha dichiarato che sono in corso ulteriori
indagini.


fonte:metropolisweb.it

                                                     Michele De Lucia