Altra giornata tragica: scoppio in una raffineria di Cremona

4 ottobre 2008 | 00:00
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Altra giornata tragica: scoppio in una raffineria di Cremona

ROMA – Continua il bollettino di guerra nei luoghi di lavoro. Anche venerdì, nel mondo dei cantieri e delle imprese, dopo quella di giovedì, è stata un’altra giornata tragica, segnata da gravissimi incidenti mortali. Il bilancio è di quattro morti e di due feriti, di cui uno molto grave. La prima vittima è stato un operaio di Maglie, nel leccese. Dalle prime informazione dei vigili del fuoco, insieme a un collega è precipitato in un condotto di estrazione dei fumi in un oleificio. L’altro operaio è rimasto ferito.

IMPRENDITORE SCHIACCIATO DA GRU –
Schiacciato da una pesante gru in un cantiere edile e che non gli ha lasciato scampo. E’ stata questa la tragica fine di un imprenditore edile morto nel pomeriggio a Carlazzo (Como). Vittima Piero Vezzoli, 48 anni, residente a Porlezza (Alto Lario comasco). Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, l’uomo si trovava con un muratore e stava spostando la gru quando improvvisamente si è spezzato il cavo d’acciaio che la teneva legata a un autocarro. L’uomo è stato schiacciato dal carrello della gru. Portato in gravissime condizioni all’ospedale di Menaggio, è deceduto tre ore dopo.

DUE VITTIME IN FRIULI – Due persone sono morte in Friuli a causa altrettanti incidenti sul lavoro. All’ospedale di Udine è deceduto Fabio Sovran, 33 anni, operaio, precipitato dal tetto di una struttura a Istrago (Pordenone). Il giovane ha effettuato un volo di circa 8 metri. La vittima, residente a San Martino al Tagliamento (Pordenone), lavorava per conto della ditta paterna che si occupa di movimentazione con autogru e di soccorso stradale. Indagini sono in corso da parte dei Carabinieri per individuare cause ed eventuali responsabilità nel cedimento della lastra di eternit, che ha determinato il tragico volo. Ricoverato all’ospedale è morto alcune ore dopo. Nel secondo incidente sul lavoro è morto il camionista Carlo Corazza, 69 anni, di Maron di Brugnera (Pordenone). Era stato accolto all’ospedale di Pordenone in gravissime condizioni dopo essere rimasto schiacciato tra un camioncino e un muretto. L’incidente era avvenuto in prossimità dell’abitazione di alcuni conoscenti dell’uomo. Corazza aveva parcheggiato il mezzo ed era sceso, ma il camioncino, carico di ghiaia, forse a causa della pendenza del terreno, lo aveva travolto e schiacciato contro il muretto. Il camionista aveva subito un arresto cardiaco ed era stato ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Pordenone, dove è deceduto.

FIAMMATA IN UNA RAFFINERIA DI CREMONA – Il trezo incidente sul lavoro è avvenuto all’interno della raffineria Tamoil di Cremona. Un operaio di 21 anni, romeno, dipendente di una società esterna incaricata di alcune attività di bonifica, è stato investito da fiammata mentre si occupava dello svuotamento di un serbatoio contenente idrocarburi. Il giovane è stato subito soccorso dai medici del 118: trasportato in un primo momento in elicottero all’ospedale di Cremona è stato poi trasferito al centro ustioni dell’ospedale di Verona. Il giovane ha riportato ustioni sul 50% del corpo, le sue condizioni sono gravissime e la prognosi è riservata. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche i vigili del fuoco di Cremona per mettere in sicurezza la zona e i funzionari Asl che hanno il compito di svolgere indagini sul gravissimo infortunio.


fonte.corrieredellasera.it

                                                  Michele De Lucia