TOKYO – Nuovo tonfo alla Borsa di Tokyo, che chiude la seduta odierna in profondo rosso a -6,79%, in scia al sensibile rafforzamento dello yen su euro e dollaro, che penalizza i grandi esportatori nipponici, e alla chiusura negativa di ieri a Wall Street. L’indice Nikkei scende a 8.674,69 punti, 631,56 in meno della chiusura di ieri.
BORSA: NY CHIUDE IN ROSSO, DJ -2,50%, NASDAQ -4,14% – Chiusura in rosso per gli scambi a Wall Street: l’indice Dow Jones ha perso il 2,50 per cento a 9.033,66 punti mentre il Nasdaq è sceso del 4,14 per cento a 1.696,68 punti. In calo anche l’indice Standard & Poor 500 (-3,08 per cento) a 955,05 punti.
Il Fondo Monetario Internazionale: «Sia nel 2008 che nel 2009 la crescita del Pil italiano sarà negativa»
ROMA – Per l’Italia è allarme recessione. Quello che si temeva per il nostro Paese, viene confermato dalle ultime stime del Fondo Monetario Internazionale. E certificato anche dalle parole del governatore di Bankitalia Mario Draghi che rileva «segnali negativi per i prossimi trimestri». Nello stesso giorno in cui il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi annuncia un «tavolo, a Palazzo Chigi, con banche e imprenditori», Bankitalia e Fmi lanciano l’allarme sullo stato di salute dell’economia italiana, sulla scia della crisi dei mutui.
«CALANO I CONSUMI» – «Dopo il calo del Pil nel secondo trimestre i più recenti indicatori confermano segnali negativi per i prossimi trimestri». È questo l’allarme lanciato da Mario Draghi, in audizione in Senato. «Calano i consumi delle famiglie sotto il peso dell’erosione del reddito disponibile, a causa dell’inflazione e dell’aumento del servizio al debito» ha detto ancora il governatore della Banca d’Italia. Per questo, secondo Draghi, è opportuno, anzi urgente, «nel breve termine, ripristinare il clima di fiducia di cittadini e mercati».
BANCHE NON LASCINO SOLI I CLIENTI – «Nessun depositante perderà nulla» è la rassicurazione fornita dal governatore a Palazzo Madama. Le banche «devono» assistere prontamente i propri clienti che hanno investito in titoli della galassia Lehman Brother, «non devono lasciarli soli» ma curare i loro interessi, tutelandone in tutti i modi i diritti. Draghi, richiama così ad un ruolo attivo le banche, per una piena assistenza e tutela dei clienti che hanno investito in titoli Lehman Brother.
FMI – La crisi economica durerà almeno fino al 2010: queste, prima dell’audizione di Draghi, le poco rosee previsioni del Fondo monetario internazionale per l’Italia, che stima un prodotto interno lordo a -0,1% per il 2008 e a -0,2% per il 2009. I dati sono contenuti nelle Prospettive economiche regionali per l’Europa presentate a Bruxelles e riprendono le stime del World economic outlook dell’8 ottobre scorso.
TAGLIO TASSI – Di fronte alla prospettiva di un calo dell’inflazione e «con ulteriori rischi al ribasso provenienti dal settore finanziario», è emersa «l’opportunità di allentare la politica monetaria» in Europa sottolinea ancora il Fondo Monetario Internazionale con quello che sembra un chiaro invito alla Bce a tagliare ancora i tassi ora al 3,75% con il pronti contro termine. «Operazioni di stabilizzazione fiscale automatica dovrebbero sostenere l’attività economica, ma la salvaguardia della sostenibilità di lungo termine dei conti richiede che i deficit siano mantenuti nei limiti delle regole di bilancio. Eccezioni possono essere considerate se e quando le risorse pubbliche sono necessarie ad alleviare direttamente gli stress finanziari» scrive l’Fmi.
LIBERALIZZAZIONI – Per migliorare il proprio potenziale di crescita, l’Italia però deve portare avanti «le liberalizzazioni». È questo il consiglio di Alessandro Leipold, capo-delegazione uscente del Fondo monetario internazionale in Italia e direttore del Fmi per l’Europa.
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Michele De Lucia