BORSE, EUROPA BRUCIA QUASI 450 MLD

7 ottobre 2008 | 00:00
Share0
BORSE, EUROPA BRUCIA QUASI 450 MLD

MILANO – I mutui subprime fanno più paura alle Borse dell’11 Settembre: sui listini del Vecchio Continente, sotto pressione per la crisi del credito e l’avanzare della recessione economica, entra in scena il ‘panic selling’ e l’Europa conosce così la sua peggior seduta dal ‘Lunedi’ Nerò del 1987. Così in un nuovo ‘Lunedi’ nero’ l’indice Dj Stoxx 600 ha perso il 7,23%, più di quanto ceduto nelle drammatiche giornate seguite agli attentati terroristici alle Twin Towers.

L’Europa sta pagando l’approdo dello tsunami del credito nel Vecchio Continente, come testimoniano il susseguirsi di salvataggi bancari e il declino dell’euro sia verso il dollaro (la moneta unica è scesa sotto la soglia di 1,35, non accadeva dall’agosto 2007) sia verso lo yen (verso cui ha toccato i 135,7, il minimo da marzo 2006). Ma tutte le Borse mondiali sono ormai preda del panico per una crisi finanziaria ed economica che la gran parte dei banchieri, economisti e politici definisce peggiore di quella del ’29.

A New York il Dow Jones e’ sceso per la prima volta in quattro anni sotto i 10.000 punti. L’ondata di vendite ha imposto la sospensione delle contrattazioni a Mosca e a San Paolo mentre l’indice Msci per i Paesi emergenti ha messo a segno il più calo più pesante dell’ultimo ventennio. I rimedi messi a punto dai governi – dal piano Paulson da 850 miliardi di dollari ai salvataggi delle banche in Europa – non sono dunque bastati a ripristinare la fiducia sui mercati anche perché il Vecchio Continente, rilevano gli analisti, stenta a trovare rapidamente una risposta unitaria e si muove in ordine sparso. L’agenzia Bloomberg stima che sui listini mondiali siano andati in fumo solo 2.500 miliardi di dollari (444 miliardi di euro nel Vecchio Continente). Nel mirino degli investitori, oltre a banche e assicurazioni, i titoli minerari e petroliferi, bersagliati sulla base della convinzione che l’avanzata della recessione economica ridurrà anche la domanda mondiale di petrolio, materie prime e metalli.

Il greggio è sceso sotto i 90 dollari al barile, mentre la ricerca di investimenti sicuri ha spinto la liquidità verso i titoli di Stato spingendone verso il basso i rendimenti. Bp che ha ceduto l’8,2% (mai così male dal 1992) e ArcelorMittal é scivolata del 15% mentre il rame accusava il calo più consistente nell’ultimo anno. Le prime fosche nubi di questo nuovo ‘Lunedi’ Nerò si sono addensate in mattinata con la chiusura delle Borse asiatiche (Tokyo -4,2%, Hong Kong -4,9% e Shanghai -5,2%), a picco per la delusione seguita agli interventi dei governi mondiali per arginare la crisi. Il crollo si è trasformato in frana dopo l’apertura dei mercati in Europa: l’andamento degli indici si è rapidamente deteriorato con perdite tra i cinque e i sei punti percentuali. Nel Vecchio Continente non sono bastati a ripristinare la fiducia il piano di salvataggio da 50 miliardi di euro per Hypo Real Estate, né la garanzia sui depositi assicurata dal cancelliere tedesco Angela Merkel, né l’acquisizione delle attività delle attività di Fortis in Belgio e Lussemburgo da parte di Bnp Paribas, né l’aumento di capitale promosso da Unicredit. Pioggia di vendite sui bancari di tutto il mondo da Goldman Sachs a Bank of America, da Unicredit a Royal Bank Of Scotland.

La Federal Reserve, nel tentativo dai dare ossigeno alle banche, ha raddoppiato a 900 miliardi di dollari la liquidità assegnata agli istituti commerciali. Il presidente di turno dell’Unione europea, Nicolas Sarkozy, ha assicurato che i governi dell’Unione europea prenderanno “tutte le misure necessarie per assicurare la stabilità del sistema finanziario”. Ma a dominare sui mercati è la sfiducia: l’Euribor, il tasso che le banche si applicano reciprocamente per prestarsi denaro, termometro dell’autostima del sistema bancario, ha toccato un un nuovo record salendo al 5,35%. Di seguito gli indici dei titoli guida delle principali Borse mondiali: – Tokyo -4,25% – Hong kong -4,97% – Shanghai -5,23% – Londra -7,85% – Parigi -9,04% – Francoforte -7,07% – Madrid -6,06% – Amsterdam -9,14% – Stoccolma -7,24% – Zurigo -6,12% – Città del Messico -6,42% (IN CORSO) – San Paolo -12,37% (IN CORSO) – Mosca -19,10 – Dow Jones -7,04% (IN CORSO) .

BERLUSCONI, CONVINTO SERVA FONDO EUROPEO
“Ho proposto, e ancora oggi sono convinto che sarebbe la cosa migliore, un fondo comune europeo. E’ difficile arrivarci ed ancora oggi non siamo a questa soluzione, ma è importante aver acquisito intanto un metodo comune”. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi, parlando della crisi mutui mondiale in conferenza stampa con il Cancelliere tedesco Angela Merkel, durante l’incontro alla Cancelleria Federale.

SARKOZY E BERLUSCONI: DAI LEADER UE MISURE NECESSARIE
“Tutti i dirigenti dell’Unione europea dichiarano che ognuno di loro prenderà tutte le misure necessarie per assicurare la stabilità del sistema finanziario”. Lo ha dichiarato Nicolas Sarkozy, presidente francese e in esercizio dell’ Unione europea.
Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi in una dichiarazione diffusa da Palazzo Chigi aveva infatti annunciato: “Tutti i leader dell’Unione Europea rendono noto che ciascuno di loro prenderà qualunque misura sia necessaria per mantenere la stabilità del sistema finanziario – sia attraverso l’immissione di liquidità tramite le Banche Centrali, sia mediante azioni mirate su singole banche, sia attraverso il rafforzamento degli schemi di protezione dei depositi. Continueremo ad adottare – conclude Berlusconi – le misure necessarie per proteggere il sistema affinché i singoli risparmiatori nelle nostre banche non subiscano alcuna perdita nei loro risparmi”.

UNICREDIT: CHIUSURA IN FORTE CALO IN BORSA, -5,9%
Unicredit chiude la seduta con un calo del 5,94% e un ultimo prezzo di 2,9 euro all’indomani dell’annuncio della manovra da 6,6 miliardi per rafforzare il patrimonio del gruppo. Una seduta più breve del solito con un avvio delle contrattazioni posticipato alle 10, per consentire all’ad Alessandro Profumo di spiegare il piano agli analisti in conference call, e che ha portato il titolo subito in profondo ribasso con un calo che ha toccato anche il 16%. Nel corso della seduta le perdite si sono dimezzate e sul finale sono stati registrati anche acquisti di azioni sul mercato da parte di Alessandro Profumo e dei suoi manager.















ASSOCIATE
Papa: ”Solo la parola di Dio e’ una solida realta”’
Veltroni: Berlusconi anomalia, crisi colpa di destra
Iran, Ahmadinejad: ”E’ la fine del capitalismo”
Petrolio, scende sotto 90 dollari
WWW.ANSA.IT

                                                  Michele De Lucia