TOKYO – La Borsa di Tokyo precipita nel finale di seduta chiudendo gli scambi in ribasso del 6,36%. L’indice Nikkei scende a 7.162,90 punti, 486,18 in meno della chiusura di venerdì.
Con lo scivolone di oggi (-6,36%), il Nikkei tocca i nuovi minimi dal 7 ottobre del 1982, scontando il tonfo dei titoli bancari e la corsa dello yen su dollaro ed euro. Secondo il quotidiano economico Nikkei, le tre principali banche nipponiche Mitsubishi UFJ Financial, Mizuho Financial e Sumitomo Mitsui Financial – che hanno registrato oggi pesanti perdite in Borsa – si appresterebbero a una maxi raccolta di capitali freschi. Nel caso del primo istituto del Paese, Mitsubishi, che ha raggiunto l’accordo per rilevare il 21% di Morgan Stanley, il piano sarebbe di un’iniezione di risorse per 1.000 miliardi di yen (8 miliardi di euro) per rafforzare e migliorare i parametri di solvibilità.
La Borsa di Manila ha chiuso con un crollo di 12,3%. Secondo operatori finanziari, il tonfo é dovuto ai timori dei mercati per una recessione mondiale.
Tokyo ha chiuso con l’indice Nikkei a -6,36%. Toccati i limiti più bassi raggiunti 25 anni fa. In perdita anche la Cina
TOKYO – Nuova giornata di crollo nelle borse asiatiche, a cominciare da quella di Tokyo che ha chiuso con l’indice Nikkei a -6,36%. Dopo aver cominciato in rialzo, con un promettente +0,70 per cento, ha ripreso a scendere sempre più in basso, toccando i livelli delle quotazioni di 25 anni fa, ma subito dopo riprendendo la corsa verso il recupero delle forti perdite delle settimane scorse e concludendo la mattinata con un rialzo contenuto. Alla ripresa pomeridiana di nuovo Nikkei in forte discesa. Alle 14.27 (le 6.27 in Italia) l’indice Nikkei ha registrato la perdita di 465,99 putni, pari al 6,09 per cento, scendendo a 7.183,09 punti. L’indice Nikkei dei 225 titoli guida, che aveva registrato nei primi 35 minuti di contrattazioni un ribasso di 92,21 punti, pari all’1,21 per cento, attestandosi a 7.556,87 punti, ha invertito la tendenza alle 10.11 locali (le 2.22 in Italia) guadagnando 133,01 punti, pari all’1,74 per cento, salendo così a 7.782,09 punti. Infine a metà seduta l’ottimismo è cessato e il Nikkei ha registrato un aumento contenuto a 30,42 punti, pari allo 0,34 per cento, che porta l’indice a 7.679,50 punti. Infine, di nuovo pesantemente giù nel pomeriggio.
MALE ANCHE LA CINA – Le Borse cinesi registrano perdite che le riportano ai livelli di oltre due anni fa. All’inizio della seduta pomeridiana, la Borsa di Shanghai registra una perdita di 78,18 punti, pari al 4,3 per cento, scendendo a 1.761,58 punti. La seconda Borsa cinese, Shenzhen, registra invece perdite pari al 3,8 per cento.
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CROLLO A MANILA – La Borsa di Manila ha concluso la seduta con una perdita del 12,3% per cento, in un mercato tuttora preoccupato per i rischi di recessione mondiale, secondo quanto riferiscono agenti di Borsa locali. La Borsa filippina aveva dovuto sospendere gli scambi dopo un primo crollo del 10 per cento nel corso della seduta. Poi la ripresa delle contrattazioni e la definitiva chiusura.
VISITA IL MIO BLOG Michele De Lucia