Camorra: i Parà della Folgore arrivano in Campania. Via ai Check point

5 ottobre 2008 | 00:00
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Camorra: i Parà della Folgore arrivano in Campania. Via ai Check point














La prima
pattuglia con i militari dell´Esercito che per i prossimi mesi
saranno impegnati, dopo la strage di Castel Volturno, nei
controlli anti camorra della fascia domiziana e dei comuni
dell´agro aversano ha varcato i cancelli della scuola
sottufficiali dell´Aeronautica militare di Caserta poco dopo le
5,30.
Giacca da combattimento, pistola nella fondina, arma lunga in
dotazione, a bordo dei ´VM´, gli stessi mezzi utilizzati per le
missioni all´estero, i soldati hanno raggiunto Castel Volturno e
Casal di Principe dove, al fianco di polizia e carabinieri, sono
stati istituiti i primi posti blocco. Controlli serrati
all´ingresso della città, considerata roccaforte del clan dei
casalesi.
Controlli ma anche arresti: il primo è stato messo a segno a
Pineta Mare, località del comune di Castel Volturno. A finire
in manette un nigeriano che stava tentando di dar fuoco ad un
negozio di alimentari gestito da un suo connazionale.
I militari hanno fermato le auto, controllato i documenti,
ispezionato i portabagagli delle vetture. Una presenza accolta
con soddisfazione dai residenti anche se qualcuno ha osservato:
“Speriamo che sia una soluzione efficace e non si finisca solo
per multare qualche automobilista distratto che semmai viaggia
con la revisione della vettura scaduta. L´esercito? Per noi può
restare anche per anni, si deve fare di più”.
I posti di blocco, come ha spiegato più tardi, parlando con i
giornalisti, il colonnello Aldo Zizzo, comandante il 186/o
reggimento paracadutisti di stanza a Siena, non sono fissi. Dai
trenta ai quaranta minuti di presenza lungo un´arteria. Poi si
cambia localizzazione, proprio per giocare sempre sull´effetto
sorpresa e per rendere i controlli più efficaci.
Ma non solo: i militari, sulla base delle disposizioni che
verranno di volta in volta impartite dalla prefettura di
Caserta, potranno presidiare anche “obiettivi sensibili” ed
esercizi commerciali e concorrere al controllo di detenuti agli
arresti domiciliari.
Tra i 500 uomini della “Folgore” giunti nel casertano
tantissimi sono quelli che hanno alle spalle una lunga
esperienza di servizio, che hanno compiuto anche missioni
all´estero. Ci sono anche 11 donne, tra cui una giovane
ufficiale che con il grado di tenente è comandante di plotone.
“Stiamo qui per controllare il territorio insieme alle altre
forze dell´ordine. Non si può fare alcun paragone con altre
esperienze operative condotte fuori area. Noi qui siamo a casa
nostra”, ha precisato il colonnello Zizzo che nella mattina di
oggi ha voluto verificare l´avvio dei primi posti di blocco nel
casertano, come quello di Baia Verde, dove la sera del 18
settembre scorso i sicari del clan dei casalesi fecero fuoco
contro il titolare di una sala giochi.
I mezzi dell´Esercito passano anche dinanzi alla sartoria di
via Domiziana dove, sempre il 18 settembre, furono uccisi sei
immigrati africani.
Soddisfatto tra gli altri il sindaco di Castel Volturno,
Francesco Nuzzo: “E´una risposta concreta da parte dello Stato.
Ma quelli di Castel Volturno non sono solo problemi di
polizia”. Nuzzo è però preoccupato: “Qui si registrano
troppe emergenze. Siamo una polveriera sociale che può
scoppiare da un momento all´altro”.

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                                                          Michele De Lucia