Campobasso. Gino Paoli al Teatro Savoia.

Uno spettacolo di classe al Teatro Savoia di Campobasso il 24 ottobre 2008. Si alza il sipario su una stagione straordinaria. Ci saranno: Gino Paoli – voce; Danilo Rea – pianoforte; Flavio Boltro – tromba; Rosario Bonaccorso – contrabbasso; Roberto Gatto – batteria.
Con un evento musicale straordinario, la “Fondazione Teatro Savoia” di Campobasso ha annunciato l’apertura, il prossimo 24 ottobre, della seconda stagione teatrale, suggellata dal record di abbonamenti e che il direttore artistico Fabio Poggiali ha, così, illustrato: “Si apre il sipario sulla seconda stagione della “Fondazione Teatro Savoia”, con una serata speciale: “Un incontro di jazz” con Gino Paoli ed altri fuoriclasse della musica come Danilo Rea al pianoforte, Enrico Rava alla tromba, Rosario Bonaccorso al contrabbasso e Roberto Gatto alla batteria. Paoli è tra i più apprezzati cantautori italiani di sempre, con la sua voce intramontabile ed il suo timbro unico. Sono particolarmente lieto di ospitare a Campobasso l’artista genovese che, con il suo affiatato gruppo, interpreta in chiave jazz i suoi celebri pezzi, colonne sonore di una carriera “senza fine” e che hanno ispirato sogni d’amore di generazioni di italiani. Duplice l’assunto dal quale sono partito per programmare un cartellone multiforme e dinamico, che intreccia generi, repertori, stili e linguaggi diversi. Da un lato, la riscoperta dei nostri grandi autori classici e moderni quali Carlo Goldoni, Luigi Pirandello ed Eduardo De Filippo, con messinscene in grado di sovvertire le abituali letture, rappresentando interrogativi e provocazioni, tramite le chiavi del comico e del grottesco. Dall’altro, ho privilegiato spettacoli che potessero coniugare il dialogo tra palco e platea, esplorando la nostra memoria attraverso storie, personaggi e prospettive atte a fornire elementi di analisi della contemporaneità: dalle problematiche della città di Napoli, al caso Moro, ai falsi valori di oggi, alla denuncia degli orrori della guerra. In sintesi, un teatro “civile”. Dopo l’exploit di affluenze nella precedente stagione teatrale, la “Fondazione Teatro Savoia” ha il pregio di presentare a Campobasso, alcune delle eccellenze della scena, che compongono uno straordinario ensemble di artisti celebrati in Italia ed all’estero: Carlo Cecchi, Michele Placido, Leo Gullotta, Paolo Bonacelli, Isa Danieli, Vincenzo Salemme, Gianfranco Jannuzzo, Massimo Dapporto, Tony Servillo e Carlo Giuffrè. Il successivo appuntamento, il 28 e 29 ottobre, sarà affidato ad un maestro del palcoscenico, Carlo Cecchi, che si confronta con due innovatori della drammaturgia contemporanea: Eduardo De Filippo e Thomas Bernhard. “Sik-Sik, l’artefice magico”, atto unico del 1929, è uno dei capolavori del Novecento, primo grande successo comico di Eduardo. I “Dramoletti” sono delle brevi farse, degli sketch, in cui il mondo del teatro diventa oggetto di studio da parte dell’autore. Cecchi, tra i primi ad interpretare opere di Bernhard nei teatri italiani, evidenzia in questo spettacolo l’ironia del grande scrittore austriaco. Ritengo che la molteplicità di proposte, le differenti metodologie registiche degli allestimenti e la partecipazione di prestigiosi artisti in questa eccezionale stagione, possano impreziosire l’attività della “Fondazione Teatro Savoia”, che ho l’onore di dirigere, per vivere, insieme, non solo momenti di evasione, ma anche di riflessione e confronto sui grandi temi dell’umanità”.
Il grande Gino Paoli, autore di alcune tra le più belle pagine della musica italiana di questo secolo, tra le quali “Senza Fine” e “Sapore di sale”, si presenta con un progetto di grande interesse, “Un incontro di jazz”, insieme a quattro tra i più importanti musicisti del jazz italiano. Paoli proporrà per l’occasione una rilettura in chiave jazzistica dei suoi grandi successi. Con questo progetto, Gino Paoli si conferma un autentico protagonista della scena musicale italiana, sempre capace di rinnovarsi, pur mantenendo le forme e i contenuti cantautoriali che da sempre lo contraddistinguono, coadiuvato dall’eleganza di Flavio Boltro, dalla liricità di Danilo Rea, dalla precisione di Rosario Bonaccorso e dall’esuberanza ritmica di Roberto Gatto. A Campobasso si ascolteranno di sicuro , tra gli altri, questi motivi: Il cielo un una stanza, Senza fine, Che cosa c’è, La gatta. Vivere ancora, Sassi, My funny valentie, All of me, Sapore di sale, La ragazza di Ipanema.
In conclusione, spettacolo con ottima musica, ovviamente da seguire.
Maurizio Vitiello