Il presidente George W. Bush ha fatto appello alla nazione e al Congresso per il salvataggio anti-crisi a Wall Street dalla Biblioteca della Casa Bianca. E’ lo stesso sfondo, davanti ai libri posati sul mantello di un caminetto, davanti a cui nel gennaio 2007 il presidente ammise per la prima volta errori nella condotta della guerra in Iraq e annunciò la decisione di avviare rinforzi. La portavoce della Casa Bianca Emily Lawrimore spiegò all’epoca che la scelta della Biblioteca al posto del consueto Ufficio Ovale era stata di proposito: l’amministrazione cercava “un luogo serio ma allo stesso tempo diverso per dare il tono di una conversazione con il popolo americano”.
La bocciatura alla Camera non significa la ”fine del processo legislativo” sul piano di salvataggio: ”il Congresso deve agire”. Lo ha detto Bush, precisando che del piano ”c’e’ bisogno” anche perche’ ”l’economia si trova in un momento critico”. “L’economia dipende da una decisiva azione del Governo”: “il Congresso deve agire”, spiega Bush, evidenziando come il no della Camera al piano non significa la “fine degli sforzi” per farlo approvare. “Non significa che l’iter legislativo è finito”, aggiunge il presidente ribadendo la necessità di un’azione rapida, perché le conseguenze della non azione saranno di giorno in giorno peggiori”. “Voglio assicurare i nostri cittadini e i cittadini di tutto il mondo che” il no della Camera “non è la fine del processo legislativo”, prosegue, evidenziando come le stime diffuse prevedono che il costo del piano sarà inferiore ai 700 miliardi di dollari. “Siamo in un momento critico per la nostra economia e abbiamo bisogno di far tornare l’economia americana a girare. Se continuiamo in questo modo i danni per l’economia saranno dolorosi e duraturi”.
CONSEGUENZE NON AZIONE SARANNO PEGGIORI
Le “conseguenze dell’inazione” nei confronti della crisi “saranno ogni giorno peggiori”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, sottolineando che la Casa Bianca oggi si intratterrà con i leader del Congresso.
SENZA AZIONE RISTRETTEZZE PER MILIONI
Il presidente George W. Bush ha detto che il danno economico per la nazione sarà “doloroso e duraturo” se il Congresso non passerà il piano da 700 miliardi proposto dal Tesoro per il salvataggio di Wall Street. “Siamo in una situazione urgente e le conseguenze peggioreranno di giorno in giorno se non agiamo. Se la nazione continua su questo corso le conseguenze saranno dolorose e durature. Siamo di fronte a una scelta tra l’azione e la prospettiva concreta di ristrettezze economiche per milioni di americani”, ha detto Bush.
L’UNIONE EUROPEA, GLI USA SI ASSUMANO LORO RESPONSABILITA’
“La Commissione Europea si aspetta che le autorità Usa vadano avanti presto con le decisioni che erano state prese e si assumano le loro responsabilità”. Lo ha detto il portavoce della Commissione Johannes Laitenberger. Il portavoce ha spiegato che la Commissione europea è “rammaricata” per l’esito del voto del Congresso statunitense, che ha bocciato il piano di salvataggio dei mercati finanziari, sottolineando come siamo di fronte a una crisi “che nasce negli Stati Uniti e che però ha effetti globali”. Per questo, ha proseguito, “la Commissione si aspetta che le autorità statunitensi vadano avanti presto con le decisioni che erano state prese e si assumano così le loro responsabilità”. Come del resto, ha aggiunto, sta avvenendo in Europa, dove le banche centrali “hanno preso una serie di iniziative per garantire la stabilità del sistema finanziario, fornendo liquidità al settore bancario”.
La bocciatura alla Camera non significa la ”fine del processo legislativo” sul piano di salvataggio: ”il Congresso deve agire”. Lo ha detto Bush, precisando che del piano ”c’e’ bisogno” anche perche’ ”l’economia si trova in un momento critico”. “L’economia dipende da una decisiva azione del Governo”: “il Congresso deve agire”, spiega Bush, evidenziando come il no della Camera al piano non significa la “fine degli sforzi” per farlo approvare. “Non significa che l’iter legislativo è finito”, aggiunge il presidente ribadendo la necessità di un’azione rapida, perché le conseguenze della non azione saranno di giorno in giorno peggiori”. “Voglio assicurare i nostri cittadini e i cittadini di tutto il mondo che” il no della Camera “non è la fine del processo legislativo”, prosegue, evidenziando come le stime diffuse prevedono che il costo del piano sarà inferiore ai 700 miliardi di dollari. “Siamo in un momento critico per la nostra economia e abbiamo bisogno di far tornare l’economia americana a girare. Se continuiamo in questo modo i danni per l’economia saranno dolorosi e duraturi”.
CONSEGUENZE NON AZIONE SARANNO PEGGIORI
Le “conseguenze dell’inazione” nei confronti della crisi “saranno ogni giorno peggiori”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, sottolineando che la Casa Bianca oggi si intratterrà con i leader del Congresso.
SENZA AZIONE RISTRETTEZZE PER MILIONI
Il presidente George W. Bush ha detto che il danno economico per la nazione sarà “doloroso e duraturo” se il Congresso non passerà il piano da 700 miliardi proposto dal Tesoro per il salvataggio di Wall Street. “Siamo in una situazione urgente e le conseguenze peggioreranno di giorno in giorno se non agiamo. Se la nazione continua su questo corso le conseguenze saranno dolorose e durature. Siamo di fronte a una scelta tra l’azione e la prospettiva concreta di ristrettezze economiche per milioni di americani”, ha detto Bush.
L’UNIONE EUROPEA, GLI USA SI ASSUMANO LORO RESPONSABILITA’
“La Commissione Europea si aspetta che le autorità Usa vadano avanti presto con le decisioni che erano state prese e si assumano le loro responsabilità”. Lo ha detto il portavoce della Commissione Johannes Laitenberger. Il portavoce ha spiegato che la Commissione europea è “rammaricata” per l’esito del voto del Congresso statunitense, che ha bocciato il piano di salvataggio dei mercati finanziari, sottolineando come siamo di fronte a una crisi “che nasce negli Stati Uniti e che però ha effetti globali”. Per questo, ha proseguito, “la Commissione si aspetta che le autorità statunitensi vadano avanti presto con le decisioni che erano state prese e si assumano così le loro responsabilità”. Come del resto, ha aggiunto, sta avvenendo in Europa, dove le banche centrali “hanno preso una serie di iniziative per garantire la stabilità del sistema finanziario, fornendo liquidità al settore bancario”.
Michele De Lucia